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Ricerca biomedica, Fontana e Fermi: oltre 11 milioni per progetti che aiutino a comprendere processi patologici alla base di malattie e ricadute terapeutiche

Contributi fino a 500.000 euro, domande dal 28 agosto al 29 settembre

Oltre 11 milioni di euro per finanziare progetti di ricerca biomedica che aiutino a comprendere i processi patologici alla base delle malattie e le ricadute diagnostiche e terapeutiche nell’ambito della Medicina di precisione.

 

È la dotazione del bando ‘Early Career Award’ gestito della Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica riservato a giovani ricercatori presentato questa mattina alla presenza del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana e dell’assessore alla Ricerca, Innovazione e Università, Alessandro Fermi.

 

“La Lombardia – ha esordito Fontana – anche attraverso il lavoro della Fondazione, punta dunque ‘forte’ sulla Medicina di precisione come strumento per porre sempre più l’individuo e i suoi fabbisogni al centro delle cure e sulla ricerca per combattere malattie rare, cancro e la resistenza antibiotica”.

 

“Crediamo molto – ha detto Fermi – nel promuovere, nel settore delle Scienze della Vita, la ricerca scientifica e sanitaria, nel sostenere la ricerca applicata e lo sviluppo sperimentale, l’innovazione e la divulgazione dei risultati della ricerca. Per questo stanziamo 11.140.800 euro per investire in progetti cui risultati siano trasferibili, nel medio periodo, ai pazienti e ai servizi sanitari sul territorio lombardo. In questo modo vogliamo valorizzare il capitale umano non solo per consolidare l’eccellenza scientifica della Lombardia in Italia e in Europa, ma anche per contrastare la fuga dei cervelli”.

 

“Ancora una volta – ha aggiunto – la strategia e la volontà della Lombardia è quella di promuovere le competenze e le abilità dei nostri giovani ricercatori cercando di metterli nelle giuste condizioni per dare forma e contenuto alle proprie iniziative. In questo modo favoriamo anche la crescita e lo sviluppo del sistema sanitario regionale, che necessita di nuove leve e di forze pronte a dare un cambio di passo ad un settore chiamato anno dopo anno a innovarsi e a prestare sempre più attenzione alla ricerca e ai risultati a essa legati”.

 

I progetti dovranno afferire alle seguenti specialità:

 

– Cardiovascolare, con particolare attenzione all’arresto cardiaco extra-ospedaliero e alla malattia coronarica aterosclerotica;

– Oncologia, con focus su sviluppo di terapie cellulari in ambito oncologico e onco-ematologico e di terapie e approcci diagnostici basati su principi di medicina nucleare;

– Neurologia, con focus su innovazione diagnostica e terapeutica nel trattamento delle malattie neuromuscolari e radicali liberi, stress ossidativo e danno neurologico;

– Malattie rare, con progetti dedicati a percorsi diagnostici precoci, terapie cellulari, e innovazioni chirurgiche per la cura di malattie genetiche rare dell’età pediatrica e/o adulta e Screening neonatale.

 

SOGGETTI BENEFICIARI – Possono beneficiare dei contributi Aziende Socio-Sanitarie Territoriali (ASST), Agenzie di Tutela della Salute (ATS), Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) di diritto pubblico e privato, Azienda Regionale Emergenza Urgenza (AREU) e giovani ricercatori affiliati a Università o Organismi di Ricerca (deve essere convenzionato e svolgere il progetto per almeno 16 ore/settimana presso ASST, ATS, IRCCS o AREU).

 

REQUISITI – La sede operativa deve essere attiva in Lombardia alla data di presentazione della domanda e i ricercatori devono avere massimo 40 anni.

 

DOTAZIONE FINANZIARIA – Come detto, la dotazione finanziaria è di 11.140.800 euro e l’importo finanziabile pari a 500.000 euro per progetto. Il budget di ogni annualità non potrà superare il 40% del totale richiesto. Il finanziamento è pari al 100% delle spese ammissibili e il contributo a fondo perduto.

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