Il mondo italiano della ricerca e dell’innovazione si mobilita per chiedere che il programma Horizon Europe sia dotato di un bilancio “ambizioso e all’altezza delle sfide europee”, “pari ad almeno 120 miliardi di euro”. Nel giorno in cui a Bruxelles prendono il via le Giornate europee della ricerca e dell’innovazione, una vasta rappresentanza del settore in seno al Giuri (Gruppo informale uffici di rappresentanza italiani per la ricerca a Bruxelles) lancia un appello per sostenere la proposta del Parlamento Ue di aumentare il budget di Horizon Europe, il programma quadro europeo che dal 2021 sostituirà l’attuale Horizon 2020.
“Per l’Italia si tratta di un’occasione da non perdere”, affermano i firmatari dell’appello, “il programma quadro europeo fa affluire ogni anno nel nostro paese quasi 700 milioni di euro: circa l’8% del totale della spesa pubblica italiana in R&S. I benefici vanno, tuttavia, molto al di là del solo ritorno economico”.
La Commissione europea ha proposto per Horizon Europe una dotazione di 94,1 miliardi di euro. Fra i promotori dell’appello ci sono Apre (Agenzia per la promozione della ricerca europea), Cna (Confederazione nazionale dell’artigianato e delle pmi), Cnr, Enea, Enel, l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), Unioncamere, le università del Sacro cuore (Milano), di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio-Emilia, Parma, nonché Tour4Eu, la rete degli atenei toscani, e le Regioni Toscana e Lombardia.