Risolto il mistero delle uova impossibili del pesce Maria, l’esemplare di comune spinarello chiamato così perché le sue uova hanno cominciato a sviluppare embrioni quando erano all’interno del corpo e senza che in apparenza fossero state fecondate. Nella soluzione, pubblicata sulla rivista Scientific Reports, non c’è nulla di misterioso: la fecondazione è avvenuta all’interno del corpo anziché all’esterno. Lo ha scoperto il gruppo dell’università britannica di Nottingham coordinato da Laura Dean.
Il pesce Maria era stato osservato in seguito a una spedizione nelle isole Ebridi, al largo della Scozia, organizzata per raccogliere esemplari selvatici di spinarelli Gasterosteus aculeatus, da decenni uno dei più utilizzati nei laboratori di genetica e di etologia. La specie, della quale è già stata ricostruita la mappa del Dna, si riproduce con un meccanismo ben noto: il maschio costruisce un nido e con una danza attira la femmina, che vi depone le uova. Il maschio poi caccia via la femmina, feconda le uova e fa la guardia fino a quando non si schiudono.
Il pesce raccolto dai ricercatori, invece, con grande sorpresa, aveva le uova al suo interno con 54 embrioni quasi completi. Poiché era vicino alla morte quando è stato trovato, i ricercatori sono intervenuti con un taglio cesareo per salvare i piccoli.
Questo caso è attualmente l’unico noto in un pesce e i ricercatori avevano inizialmente avanzato due ipotesi per spiegarlo: la prima è il processo chiamato la partenogenesi, nel quale lo sviluppo dell’uovo avviene senza fecondazione; la seconda prevede che il pesce potrebbe avere organi sessuali sia maschili sia femminili. L’esame del Dna dei piccoli le ha però escluse entrambe perché, se fossero state vere, la prole avrebbe dovuto avere solo i geni della mamma.
Si fa strada allora una terza iptesi: “pensiamo – ha detto Dean – che Maria sia andata a deporre le uova in un nido in cui un’altra femmina le aveva già deposte e un maschio le aveva appena fecondate: in qualche modo degli spermatozoi presenti nel sito sono entrati nel suo corpo, fecondando le uova che Maria non aveva più deposto perché aveva trovato il nido occupato”.