Non capita spesso di veder dialogare tra loro specie animali diverse, ma è successo grazie a dei “diplomatici” molto speciali: i robot sono riusciti a mettere d’accordo un gruppo di api in Austria e uno di pesci in Svizzera, a più di 700 chilometri di distanza, coordinando i loro movimenti. L’esperimento, guidato dal Politecnico di Losanna e pubblicato sulla rivista Science Robotics, non è un gioco: i risultati consentiranno di monitorare gli habitat naturali e aiutare gli animali, insegnando ad esempio agli uccelli ad evitare gli aeroporti o agli insetti a stare alla larga dalle coltivazioni trattate con pesticidi.
“Per la prima volta abbiamo creato un ponte tra due comunità di animali”, commenta Frank Bonnet, alla guida del gruppo. I robot “infiltrati” nei due gruppi, infatti, hanno registrato le dinamiche di ciascuno e poi si sono scambiati le informazioni, traducendole in segnali appropriati per la specie corrispondente. Dopo 25 minuti gli animali si muovevano in modo sincronizzato.
“I robot si sono comportati come i negoziatori e gli interpreti in una conferenza internazionale”, spiega Francesco Mondada, uno degli autori dello studio. “Attraverso lo scambio di informazioni, hanno aiutato gli animali ad arrivare ad un obiettivo comune”. “Nella fase finale, le due specie hanno anche cominciato ad adottare alcune caratteristiche dell’altra”, aggiunge Bonnet: “le api sono diventate un po’ più irrequiete e meno inclini a volare insieme rispetto al solito, mentre i pesci hanno iniziato a raggrupparsi più del normale”. I risultati della ricerca aiuteranno anche gli ingegneri robotici a sviluppare metodi per tradurre i segnali biologici, e i biologi a comprendere meglio il comportamento e le interazioni degli animali.