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Robotica, nasce il ‘no profit’ delle macchine intelligenti

E’ nato in Italia l’Istituto di robotica e macchine intelligenti (I-Rim), che riunisce tutti gli attori e scienziati italiani del settore, dalla ricerca più visionaria all’industria più aperta alle tecnologie avanzate. Il suo presidente neoeletto è Antonio Bicchi, dell’Università di Pisa e dell’Istituto Italiano di tecnologia (Iit) di Genova. 

“I-rim è un’associazione nazionale no profit che vuole promuovere lo sviluppo e l’uso delle tecnologie dell’interazione per il benessere dei cittadini e della società”, ha rilevato l’Università di Pisa in una nota. “Il motto del nostro neonato istituto è ‘Diamo corpo all’intelligenza artificiale’ – dice Bicchi – e le tecnologie dell’interazione (Iat) si concentrano infatti su quegli aspetti dell’intelligenza artificiale che hanno a che fare con il mondo fisico e su come modificarne il comportamento. Sono quindi complementari alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict), che si occupano principalmente di raccogliere, trasmettere e analizzare dati”.

Alcuni campi in cui le tecnologie dell’interazione sono indispensabili, spiega ancora l’Università di Pisa, “sono l’ausilio fisico alle persone anziane o disabili, la riduzione dei pericoli e della fatica nel lavoro, il miglioramento dei processi di produzione di beni materiali e la loro sostenibilità, la sicurezza, l’efficienza e la riduzione dell’impatto ambientale del trasporto delle persone e dei beni, il progresso delle tecniche diagnostiche e chirurgiche”.

La presentazione a Roma in ottobre, in occasione della Maker Faire
La presentazione di I-Rim è in programma in un grande appuntamento di tre giorni, dal 18 al 20 ottobre 2019, nei padiglioni 9 e 10 della Fiera di Roma in coincidenza e in collaborazione con Maker Faire – The European Edition 2019. Tra gli eventi previsti, la prima edizione della Conferenza Italiana di Robotica e Macchine Intelligenti, organizzata per far conoscere, a chi sviluppa prodotti e applicazioni, le possibilità offerte dai risultati più recenti. Le presentazioni avranno un taglio non accademico, chiaro e comprensibile per un pubblico tecnicamente accorto anche se non altamente specializzato.
A organizzare l’evento saranno Alessandro De Luca (Sapienza Università di Roma), Barbara Caputo (Politecnico di Torino e Iit), Cecilia Laschi (Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa) e Domenico Prattichizzo (Università di Siena).
Nei padiglioni della Fiera, in collaborazione con Maker Faire Rome, in programma anche una esposizione delle Tecnologie dell’Interazione presenti e future. Il contenitore, chiamato ‘Dai Progetti ai Prodotti’, metterà in mostra i prodotti della ricerca e dell’industria italiana e le loro applicazioni, presenterà i progetti che creeranno i prodotti futuri e informerà sui programmi dei finanziatori che li sostengono. Eugenio Guglielmelli (Università Campus Bio-Medico di Roma), Claudio Melchiorri (Alma Mater Studiorum Università di Bologna) e Giorgio Metta (Istituto Italiano di Tecnologia e University of Plymouth, UK) saranno i fautori di quest’area espositiva.
Un ulteriore elemento di novità è l’evento “Ricerca Ti Presento Innovazione”, che darà la possibilità di fare incontrare la domanda e l’offerta di alta tecnologia. A coordinarlo saranno Sergio Savaresi (Politecnico di Milano) e Fabrizio Caccavale (Università della Basilicata). 

“Siamo particolarmente felici di collaborare, nell’ambito di Maker Faire Rome, all’evento di nascita dell’Istituto di Robotica e Macchine Intelligenti, con la partecipazione dei nomi più illustri della Ricerca italiana applicata alle tecnologie avanzate”, ha detto il presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti.  “La robotica – ha aggiunto – ha avuto negli ultimi due anni un ruolo importante nella nostra manifestazione. Abbiamo ospitato, grazie alla curatela di Bruno Siciliano dell’Università di Napoli “Federico II”, alcuni dei più bei nomi nazionali e internazionali del settore – tra cui Maria Grazia Carrozza, Cecilia Laschi, Federica Pascucci, Anibal Ollero, Juha Roning – cercando di spiegare al grande pubblico, in maniera semplice, quali sono le evoluzioni in corso. Il pubblico, a sua volta, ha avuto modo di interagire con i tantissimi set-up della robotica presenti all’interno dei padiglioni delle Maker Faire 2017 e 2018 divertendosi e, soprattutto, sperimentandosi nell’interazione. Maker Faire Rome – conclude Tagliavanti – sta diventando, sempre più, una piattaforma inclusiva, ma soprattutto un grande momento d’incontro tra mondo della ricerca, imprese e giovani (e meno giovani) innovatori”.

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