Anche le cellule staminali, in grado di differenziarsi in molti altri tipi di cellule, hanno delle “capobanda” che finora erano rimaste nell’ombra, a prendere decisioni e dettare le regole per tutte le altre: la loro scoperta apre una nuova importantissima pagina che permettera’ di capire come nascono e crescono i tumori e quindi di trovare nuove armi per combatterli. La ricerca, guidata dalla canadese McMaster University e pubblicata sulla rivista Cell, ha trovato che queste cellule, chiamate “fondatrici”, utilizzano un insieme di geni unico e mai visto prima e sono esclusive dei primati.
“Abbiamo scoperto una popolazione di cellule, finora sconosciuta, che sembrano essere le ‘capobanda’ all’interno dell’ecosistema delle staminali”, dice Mick Bhatia, uno degli autori dello studio, “e che sono essenziali per la sopravvivenza e la crescita delle altre cellule”. Il loro set di geni, infatti, e’ risultato differente da qualsiasi altro, percio’ seguono regole diverse e rispondono a segnali diversi.
I ricercatori hanno cercato le equivalenti delle staminali fondatrici umane in topi e scimmie, ma con loro grande sorpresa ne hanno trovate solo nelle seconde: “Abbiamo esaminato diverse specie perche’ pensavamo si trattasse di una caratteristica universale”, dice ancora Bhatia, “ma siamo rimasti scioccati scoprendo che invece sono cellule esclusive dei primati”.
Ora i ricercatori stanno applicando le tecnologie utilizzate, che gli hanno permesso di isolare singole cellule ed analizzare il loro profilo genetico, alla ricerca sui tumori. L’obiettivo e’ rispondere a domande fondamentali, come il motivo per cui una cellula normale si trasforma in cellula cancerosa, o se le “capobanda” giocano un ruolo anche nella crescita dei tumori.