Appuntamento l’11 novembre con uno dei più rari avvenimenti astronomici: la micro-eclissi che Mercurio provocherà transitando contro il disco del Sole. E’ accaduto l’ultima volta il 9 maggio 2016, bisognerà attendere altri 13 anni perché accada di nuovo, nel novembre 2032, e 13 sono in media le volte in cui questo fenomeno avviene nell’arco di un secolo. Lo spettacolo è perciò da non perdere, ma richiederà strumenti adatti perché non è visibile a occhio nudo.
Transit of Mercury on November 11 2019 from LarryKoehn on Vimeo
“Vale assolutamente la pena vederlo dal vivo”, ha rilevato Giuseppe Cutispoto, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) di Catania. Oltre al pianeta, che durante il transito sarà distante 101 milioni di chilometri, sarà possibile osservare gli strati più esterni dell’atmosfera del Sole, ossia la fotosfera e la cromosfera.
“Mercurio sarà perfettamente allineato fra la Terra e il Sole”, ha detto l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope. “Dalla Terra – ha aggiunto – si vedrà il pianeta passare, nell’arco di qualche ora, come un piccolo disco nero che scorre sullo sfondo del grande disco del Sole”.
Occorre però prudenza: “telescopi e binocoli dovranno essere opportunamente schermati per evitare danni permanenti alla vista”, raccomanda l’Unione Astrofili Italiani (Uai). Osservare fino in fondo la danza di Mercurio sul disco del Sole sarà possibile solo dall’America centrale e meridionale; in Italia il transito sarà osservabile a partire dalle 13:35 di lunedì 11 novembre fino alle 18:04, quindi ancora per un po’ dopo il tramonto; il culmine sarà alle 15:20.