Lanciato nella notte il razzo Falcon 9 della SpaceX con altri 60 satelliti della rete Starlink, per le connessioni internet globali dallo spazio. Il razzo è partito dalla base di Cape Canaveral, in Florida e, circa 8,5 minuti dopo il lancio, il primo stadio è atterrato sulla piattaforma al largo dell’Oceano Atlantico.
Questo è stato il terzo lancio dei satelliti Starlink per SpaceX, dopo quelli di maggio 2019 e novembre 2019. Con questa missione i satelliti Starlink in orbita sono infatti 180. Il lancio fa parte del piano della compagnia di creare una costellazione di piccoli satelliti a banda larga, ciascuno del peso di circa 220 chilogrammi, che forniranno una copertura Internet globale.
Il fondatore di SpaceX, Elon Musk, ha affermato che la compagnia avrà bisogno di almeno 400 satelliti in orbita per fornire una copertura minima e almeno 800 per fornire una copertura moderata e che i primi servizi potrebbero iniziare quest’anno, in alcune aree di Stati Uniti e Canada.
L’obiettivo del progetto è fornire agli utenti di tutto il mondo un accesso a Internet ad alta velocità poiché, attualmente, ci sono aree rurali o remote ‘off-line’ perché non raggiunte dalla connessione via cavo.
Inoltre i tradizionali provider di servizi Internet via satellite diffondono una copertura dai loro satelliti che si trovano in orbita geostazionaria (in genere a 35.000 chilometri di altezza) e di conseguenza il segnale deve percorrere una distanza troppo lunga che si traduce in tempi di connessione lenti. Operando a un’altitudine più bassa, SpaceX spera di ridurre questo problema e di fornire una connessione veloce a un prezzo accessibile.