Sulla superficie della Luna illuminata dal Sole ci sono molecole d’acqua ‘nomadi’, che si spostano verso regioni più fresche quando le temperature del pomeriggio si alzano: scoperte dalla missione Lunar Reconnaissance Orbiter (Lro) della Nasa, rappresentano un importante tassello per ricostruire il ciclo dell’acqua sul nostro satellite e acquisire informazioni sull’accessibilità di questa risorsa cruciale per le future missioni umane.
I programmi di esplorazione spaziale che porteranno gli Stati Uniti alla conquista di Marte sono stati annunciati l’11 marzo dall’amministratore capo della Nasa, Jim Bridenstine, in un’attesa conferenza stampa al Kennedy Space Center intitolata #Moon2Mars. Se fino a una decina di anni fa si pensava che la Luna fosse arida, con piccole quantità di acqua conservate sotto forma di ghiaccio in piccoli crateri ombrosi vicino ai poli, oggi sappiamo invece che l’acqua esiste anche in superficie, sotto forma di rare popolazioni di molecole legate alla regolite del suolo lunare.