Anche il vetro può essere stampato in 3D, permettendo di realizzare strutture complesse, anticontraffazione, o bellissime come gioielli. La tecnica, pubblicata sulla rivista Nature Materials, è stata brevettata dal gruppo del Politecnico di Zurigo coordinato da André Studart. I ricercatori hanno già preso contatto con possibili partner commerciali e la nuova tecnica di stampa in 3D apre la strada alla possibilità di realizzare anche oggetti di grandi dimensioni, come bottiglie e bicchieri.
Una struttura in vetro stampata in 3D (fonte: Group for Complex Materials / ETH Zurich)
La base per questa nuova tecnica è una speciale resina, che può essere lavorata grazie alla luce ultravioletta. La resina contiene molecole di materiale plastico e organico, alle quali possono legarsi i precursori del vetro. Colpita dai fasci di luce UV, questa resina s’indurisce compattandosi. Modificando l’intensità della luce, i ricercatori possono variare la dimensione dei pori della microstruttura, cambiandone la tessitura e dando così forma agli oggetti, strato dopo strato.
“Abbiamo scoperto per caso che l’intensità della luce UV cambiava le caratteristiche della struttura, e abbiamo usato questa proprietà per perfezionare la tecnica”, hanno spiegato gli autori. Lo stadio finale del processo è il riscaldamento, prima a una temperatura di 600 gradi, poi a 1.000. In questo modo, concludono i ricercatori, “gli oggetti si restringono notevolmente, ma diventano anche trasparenti e duri come il vetro di una finestra”.
Una struttura in vetro stampata in 3D (fonte: Group for Complex Materials / ETH Zurich)