La scuola non è solo apprendimento di nozioni ma confronto e sviluppo delle capacità e della maturità dei giovedì. Dobbiamo fare di tutto per preservare questo rientro della didattica in presenza perché ne va del futuro di questa generazione e, di conseguenza, del nostro Paese”. È la riflessione di Antonio Spaziano, segretario generale Uil Scuola Marche in vista della Giornata Internazionale dell’Educazione. Istituita dalle Nazioni Unite, celebrata il 24 gennaio di ogni anno, arriva proprio alla vigilia del rientro in classe degli oltre 72mila studenti marchigiani divisi in oltre 3.300 sezioni delle scuole superiori. Un parziale rientro alla normalità, con le presenze al 50% negli istituti. “L’educazione – prosegue Spaziano – ha un ruolo chiave nella costruzione di una società migliore. I giovani nel loro percorso educativo crescono dal punto di vista umano, sociale, culturale. Anche attraverso quel confronto che la scuola inclusiva italiana è in grado di dar loro. Tutto questo, con la didattica a distanza, non è possibile”. Inclusione ancor più difficile per gli oltre 7000 studenti superiori con disabilità (il 3,2%). “I rischi di una dad prolungata – conclude Spaziano – sono anche legati al fenomeno della dispersione scolastica. Nelle Marche l’8.7% di giovani tra i 18 e i 24 anni abbandona precocemente gli studi, percentuale che sale sopra l’11% se consideriamo solo i maschi. Ci auguriamo che questa volta non si torni di nuovo indietro perché questo tira e molla non è salutare né per i ragazzi, né per le famiglie, né per la comunità educante tutta. Spero ci sia continuità nel percorso che porti gli studenti ad affrontare il resto dell’anno e conduca i maturandi alla giusta soddisfazione dell’esame di stato”.