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Conte: “La scuola aprirà il 14 settembre nella massima sicurezza”

ROMA – Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella conferenza a Palazzo Chigi sulla scuola dice: “L’anno scolastico partirà regolarmente dal 14 settembre, anche se alcune regioni hanno scelto di posticipare. Ci saranno nuove regole, ma il rientro sarà in piena sicurezza”. Dice, quindi: “Abbiamo fatto investimenti che non sono stati fatti in tanti anni”. Cita il dato dei 7 miliardi che spesso racconta anche la ministra Lucia Azzolina, ma che contiene i fondi europei che in ogni stagione toccano tutti i governi. L’investimento fatto quest’anno dal governo è stato di 2,9 miliardi, 900 milioni in più della scorsa stagione quando non c’era pandemia, lo stesso fatto dalla Buona scuola renziana in tempi senza emergenza clinica.

Il premier ha definito il numero dei docenti in più che entreranno negli istituti scolastici: “In ruolo ci saranno altri 160 mila nuovi docenti e 77 mila insegnanti e amministrativi a tempo determinato”. Non indica i tempi entro cui arriveranno maestri e professori e per ora degli 84 mila per cui c’è la copertura finanziaria, avranno una cattedra poco più di 22 mila e diverse migliaia resteranno precari per un anno ancora visto il ritardo delle immissioni in ruolo di alcune Regioni. Conte declina: “Ci sono due miliardi di euro nell’edilizia scolastica” e “c’è stata una spinta alla digitalizzazione dell’attività didattica”.

Ancora, sul movimento garantito dal 24 settembre, quando tutte le regioni partiranno: “Saranno in moto dieci milioni di persone e sappiamo che ci saranno contagi. In Germania hanno già chiuso cento scuole, in Francia 22 e diverse negli Stati Uniti”.

Il premier ha voluto rassicurare i genitori: “Daremo undici milioni di mascherine, gratis, ogni giorno. Gli studenti che resteranno al banco non dovranno indossare la mascherina. Le famiglie misureranno la temperatura ai propri ragazzi, abbiamo capito che è la cosa migliore. Se ci sono i sintomi del contagio è bene che l’alunna rimanga a casa. L’orario d’ingresso potrà essere scaglionato, anche questo lo decideranno i dirigenti scolastici. I genitori che dovranno accudire i figli che resteranno a casa avranno diritto allo smart working o al congedo. Vi direi una bugia se dicessi che tutto sarà meglio di prima, da padre sono tranquillo per il nuovo anno scolastico che inizierà mio figlio, lo inviterò a studiare”.

La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha rivelato, quindi: “In questi primi giorni ci sono già casi di positività”. E sul numero degli studenti scoperto, fa sapere: “Abbiamo ridotto a 50 mila il numero degli studenti che non rientra nel distanziamento e per questi, per un periodo che proveremo a mantenere limitato, abbiamo scelto di inviarli a scuola anche se non rispettano il metro con la mascherina”. Sui precari in cattedra: “Non è quasi mai accaduto nella storia del Paese che tutti i supplenti ci fossero dal primo giorno di scuola. Per ora mancano 60 mila supplenti non 250 mila. I settantamila in più, i cosiddetti precari Covid, saranno fatte direttamente dai dirigenti scolastici subito dopo la partenza dell’anno”.

Fonte www.repubblica.it

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