“La nostra scuola insiste in un territorio difficile, è un punto di riferimento per alunni e genitori, l’attività dello sportello d’ascolto è fondamentale”. Queste le parole che il professore Raffaele Virgilio, psicologo e docente della scuola media ‘Marino Guarano’ di Melito (Napoli), sceglie per raccontare l’attività dello sportello ascolto della scuola napoletana durante l’emergenza Covid-19. Lo sportello offre sostegno psicologico sia per i circa 800 alunni e alunne della scuola che le loro famiglie. Un’attività che il professor Virgilio ha deciso di continuare online dopo avere realizzato che le scuole sarebbe stato chiuse per un lungo periodo.
“Quando ci siamo resi conto che la chiusura non sarebbe stata breve, ho deciso di concerto con la dirigente di mettere a disposizione da subito la mia email personale agli studenti- racconta il docente- abbiamo subito realizzato che gli studenti e le studentesse avrebbero sofferto molto l’isolamento, abituati a frequentare e a vivere la scuola in maniera corporea, sanguigna”.
Oltre a sentirli tramite mail e videochiamate i ragazzi e le ragazze che lo chiedevano il professore ha deciso di proporre agli alunni e le alunne un contest dal titolo: ‘La Guarano ai tempi del coronavirus’.
“Quello che abbiamo voluto proporre ai ragazzi e alle ragazze è stato di riflettere sul tempo che stiamo vivendo e soprattutto sulle parole– spiega il docente- corona è simbolo di regalità, di potenza, di una cosa pero’ in realtà piccolissima mentre virus significa veleno per il quale ci vuole un antidoto giusto. Abbiamo chiesto agli studenti di smontare queste parole per creare un testo, un disegno, una canzone che spieghi come vedono il virus e come si immagino il dopo”.
Un’iniziativa alla quale studenti, studentesse e docenti stanno partecipando con impegno pubblicando i loro lavori sul sito della scuola e sul giornale degli studenti ‘La scuola fa notizia‘ promosso da diregiovani.it. Un modo anche per ‘normalizzare’ il virus e la situazione che ha ottenuto il pieno sostegno della dirigente, Caterina Errichielo.
“Questa iniziativa rientra nell’opera che la nostra comunità scolastica sta facendo per rimanere viva e attiva- ha detto la preside- abbiamo capovolto i paradigmi tradizionali, capitalizzato esperienze e sperimentazioni ma non abbiamo reciso i legami con i nostri studenti”.