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LA SOLIDARIETÀ E LA SOSTENIBILITÀ AL CENTRO DELLA RIPARTENZA SCOLASTICA

I ragazzi della St. Louis School di Milano vanno a scuola di fund raising al fianco di

Save the Children per il progetto “Riscriviamo il futuro”

 

L’educazione alla raccolta e gestione delle donazioni insieme alla sostenibilità guidano i progetti formativi scolastici durante l’era del Covid. In questa direzione la St. Louis School di Milano supporta Save the Children nella sua campagna “Riscriviamo il futuro”. All’interno del curriculum IB (in particolare, del progetto CAS – Creativity Action Service), alcuni studenti milanesi hanno deciso di inserire l’attività di supporto all’iniziativa dell’ONG, guidando un progetto di fund raising e di aiuto ai bambini provenienti da situazioni complesse che sono stati colpiti dalla chiusura delle scuole durante la pandemia.

Milano, 29 ottobre 2020

La pandemia ha cambiato il funzionamento e la gestione delle attività di molte scuole, come dimostra la St. Louis School di Milano che sta insegnando ai suoi studenti la consapevolezza sociale e diversi possibili interessi professionali. Come risultato, quest’anno alcuni studenti di scuola superiore iscritti al percorso di Diploma IB (International Baccalaureate) gestiranno in prima persona un progetto con Save the Children, in grado di introdurli al funzionamento e alle sfide tipiche di un’azione sociale non profit, nonché di aiutare i più bisognosi.

Il progetto è stato lanciato a poche settimane dall’avvio dell’anno scolastico durante un webinar organizzato da Save the Children per un ristretto gruppo di studenti. Grazie a questo incontro, gli alunni hanno potuto apprendere gli elementi base per impostare le raccolte fondi a scopo benefico, utili al fine di poter dirigere il proprio programma di beneficenza di supporto alla campagna “Riscriviamo il futuro” di lotta contro la povertà educativa.

Lanciata a giugno 2020 da Save the Children, questa campagna vuole offrire istruzione, opportunità e sostegno ai bambini, agli adolescenti e alle loro famiglie nel periodo di emergenza Covid-19 e ha già permesso di attivare in estate 90 spazi educativi in Italia, destinati all’istruzione, alla socialità e al gioco, aiutando a colmare le difficoltà in ambito formativo causate dall’isolamento. Il progetto ha supportato anche le scuole fornendo attività e materiali educativi, tablet e libri di testo, per garantire alle bambine, ai bambini e agli adolescenti tutto il necessario per affrontare l’anno accademico e per prevenire il rischio dell’abbandono scolastico.

“L’iniziativa di raccolta fondi all’interno della collaborazione con Save the Children è un’opportunità molto interessante per il nostro programma CAS. Come parte del curriculum di Diploma IB, questo programma coinvolge infatti gli studenti in una vasta gamma di attività che arricchisce gli studi accademici” afferma Adam Nash, Coordinatore CAS. “Grazie a questa esperienza, gli studenti non solo riusciranno ad aiutare chi ha più bisogno ma anche a migliorare se stessi e ad ampliare la propria visione del mondo.” conclude Nash.

Il progetto di beneficenza portato avanti dalla St. Louis School si pone lo scopo di supportare il Punto Luce di Quarto Oggiaro, uno dei 25 spazi ad alta densità educativa che sorgono nei quartieri e nelle periferie maggiormente svantaggiate che Save the Children ha aperto in tutto il Paese. Oltre ad una raccolta fondi per la ONG e in particolare la sua campagna “Riscriviamo il futuro”, non appena le restrizioni dovute al Covid si attenueranno, il progetto condotto direttamente dagli studenti include un’attività pratica di giardinaggio che prevede l’incontro tra gli alunni dell’istituto e i ragazzi di Save the Children per la creazione di orti verticali, simbolo della ricerca di una sostenibilità sociale, oltre che ambientale, in grado di riunire adolescenti provenienti da diverse aree di Milano.

“Organizzazioni come Save the Children sono fondamentali perché offrono speranza e opportunità per un futuro migliore nella nostra società. L’obiettivo è quello di essere ricordati come un gruppo di persone che hanno saputo migliorare la vita di bambini bisognosi.” afferma lo studente Marco.

“Save the Children è una delle più importanti organizzazioni in Italia in termini di raccolta fondi. Questo significa che maggiori sono le donazioni, più grande è il numero di bambini che si possono aiutare e io voglio contribuire a questa missione. Se non ci fossero questo tipo di organizzazioni, come potrebbero essere sostenuti i nostri coetanei meno fortunati?” si chiede lo studente Giulio.

 

“Quando scoppia una crisi e sono i bambini a risentirne maggiormente, dobbiamo rispondere sempre nel modo più mirato e dinamico possibile. Dobbiamo assicurarci che i bambini siano in grado di superare qualsiasi crisi scoppiata all’improvviso e che i loro diritti all’istruzione, al gioco e a godersi l’infanzia siano salvaguardati, indipendentemente da ciò che gli accade intorno. L’organizzazione Save the Children si pone da sempre in prima linea nel raggiungimento di questi obiettivi e questa nostra collaborazione è volta appunto al miglioramento di situazioni difficili” commenta Gerry Rafferty, Executive Principal

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