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Più stimoli, lavori di gruppo e maieutica. La lezione frontale non serve, ecco le soluzioni

Al Teatro Carcano di Milano, un interessante convegno organizzato dal Centro Psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti ha indicato le possibili soluzioni contro il calo di motivazione e interesse degli studenti

Scardinare gli automatismi. Restituire agli insegnanti un ruolo educativo attivo. Usare spazi di studio e ricerca più attraenti. Coinvolgere gli alunni in laboratori, sperimentazioni, ricerche e soprattutto lavori di gruppo. Sono queste alcune delle possibili soluzioni all’inefficacia delle classiche lezioni frontali, il metodo educativo più usato nelle scuole ma che (è ormai dimostrato da innumerevoli ricerche neuroscientifiche) non serve e non funziona.

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