“In queste ore sta infuriando una vivace polemica sui criteri di selezione adottati dal Liceo Talete a Roma per le ammissioni del prossimo anno: 3 posti per le femmine e 10 per i maschi. Letto così sembrerebbe un criterio viziato da una palese disparità di genere, ma è proprio questo il punto: nessuno è andato a verificare che, in realtà, i posti riservati (3/10) corrispondevano alle percentuali delle richieste (30% richieste di femmine, 70% richieste di maschi)”.
Lo afferma in una nota l’avvocato Caterina Flick, presidente dell’associazione Donne Giuriste Italia – Sezione di Roma (Adgi).
“La circolare del 22 maggio oggetto di critiche prevedeva diversi criteri di valutazione, da ultimo il criterio residuale “tra coloro che risulteranno a parità di punteggio, in base ai posti rimanenti, si procederà al sorteggio, in modo proporzionale alla percentuale di domande di alunni maschi e femmine (Maschi 70%, Femmine 30%)”, osserva il presidente di Adgi Roma.
“Dunque, se letto con attenzione, quello che poteva sembrare un criterio penalizzante e discriminatorio, in realtà è un criterio basato su un principio matematico che presuppone un dato oggettivo. Spesso la mancata verifica del fatto o l’associazione mentale più semplice, ci fanno percepire la realtà in maniera distorta. Ed è proprio sfruttando questo meccanismo che spesso si insinuano e si diffondono le “fake news”. Così, ristabilita la verità, la polemica, semmai, avrebbe dovuto puntare sul dato: come mai solo il 30% di ragazze ha fatto domanda per accedere ad un liceo scientifico?”, conclude l’avvocato Flick.