ROMA – Le Graduatorie online per i precari della scuola, “la cosa di cui vado più fiera” (lo ha ricordato di recente la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina), si stanno rivelando un contenitore di errori e strafalcioni. Sono diventate pubbliche, infatti, le prime Graduatorie provinciali per le supplenze, 753.750 domande presentate entro lo scorso 6 agosto, e, come denuncia la Cisl scuola su segnalazione dei docenti iscritti al sindacato, le anomalie sono continue e clamorose.
Ad alcuni docenti le cosiddette scuole polo – che hanno avuto cinque giorni per controllare le autocertificazioni inserite nel sistema dai precari – hanno riconosciuto 15 anni di servizio sul sostegno quando non avevano lavorato neppure un giorno con i disabili. Professori ora si scoprono su una cattedra di francese “senza aver mai studiato la disciplina”. Una giovane di 22 anni si è ritrovata con 80 punti assegnati solo per i titoli: “Sono troppi, dovrebbe avere due lauree e tre dottorati per giustificarli”, dice la segretaria Cisl Maddalena Gissi.
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Facebook è testimone delle Gps pazze. L’insegnante Enrico Molinari sulla pagina “Docenti precari nelle Gps e nelle Gi” denuncia: “Il punteggio è fortemente sbagliato su diverse classi di concorso, ho denunciato la cosa all’Ufficio scolastico provinciale della mia provincia scrivendo il punteggio da loro attribuito (errato) e il punteggio corretto (calcolato da me)”.
Le graduatorie sono state fin qui pubblicate a Biella e Cuneo (che le ha congelate), a Livorno, Lucca, Prato e Siena. In tutto il Molise e nelle Marche. A Foggia, Lecce e Taranto. C’è chi si è iscritto regolarmente, ha avuto risposta positiva dal sistema, ma ora non si ritrova negli elenchi. Repubblica ha già raccontato le disavventure informatiche nelle iscrizioni: blocchi dei server, impossibilità a procedere online. Le segnalazioni dai sindacati sono queste: “Candidati assenti, valutazioni titoli sbagliate, difformità di valutazione dei punteggi, valutazioni del servizio errate”. Sono già partite le Pec agli uffici scolastici e le richieste di ricorsi ai tribunali amministrativi.
Attacca la Cisl: “La scuola sarà pervasa di ricorsi alla magistratura e di contenziosi che comprometteranno non solo l’avvio dell’anno scolastico ma tutte le attività didattiche. I precari sono ancora una volta sottoposti alle angherie schizofreniche di una burocrazia ministeriale che vuole apparire efficiente, lasciando per strada diritti e procedure regolari che richiedono tempi adeguati, vista la complessità degli atti e il volume dei richiedenti’.
Il ministero dell’Istruzione è intenzionato a procedere rapidamente alla convalidazione delle graduatorie provinciali e a passare alle chiamate in cattedra.
L’anno scolastico, secondo le stime dei sindacati, inizierà con 200.000 ruoli mancanti: serviranno supplenti. Il caos Gps si aggiunge – nella stagione del Covid – ai naturali pensionamenti non ancora sostituiti, ai concorsi in ritardo. Pino Turi, segretario della Uil scuola: “In Campania resteranno vuoti quasi la metà dei posti messi a diposizione: oltre 2.500 posti sui 4.600 autorizzati. In Lombardia quasi duemila posti sul sostegno alle scuole medie. E il quadro si ripete con numeri diversi in Puglia, Emilia Romagna e Veneto. La chiamata veloce, istituita da questo ministero per far scegliere ai precari volontariamente regioni diverse, non andrà a incidere sul precariato che resta drammaticamente irrisolto”. Un esempio delle difficoltà di reclutamento? “In Emilia Romagna resteranno vuoti 563 posti di Italiano e 483 di Matematica nella scuola secondaria di primo grado e 619 sul sostegno al primo grado. In Campania sono ancora senza titolare 414 cattedre di Italiano e 309 di Matematica nella scuola secondaria di primo grado, 139 di Matematica e Fisica nella scuola superiore. In Lombardia ci saranno quasi duemila cattedre vuote per il sostegno nella scuola media. In Puglia 250 cattedre vuote di Matematica e 264 di sostegno alle scuole medie di primo grado.
Fonte www.repubblica.it