Tra i tanti ostacoli ancora da saltare nella ripresa della scuola c’è anche quello della spesa per libri, dizionari, astucci, zaini. Il Covid ha aumentato i costi del materiale scolastico? Federconsumatori stima un +1,5% rispetto al 2019. Ma il tema vero è che il potere di acquisto è crollato. “Per questo parliamo di stangata”.
Complessivamente le famiglie dovranno mettere in conto nel bilancio di casa 540,90 euro in media. Se si considera che la crisi dovuta alla pandemia ha picchiato duro, non sarà facile. “L’aumento è più contenuto, sui libri per esempio, rispetto al 2019. Ma influisce di più a causa dell’impoverimento delle famiglie”, dichiara il presidente Emilio Viafora. Un caro libri e astucci confermato anche da Confcommercio, che contemporaneamente lancia l’allarme sulla crisi delle cartolerie.
Gli aumenti, secondo Federconsumatori, della spesa per il corredo scolastico (più i “ricambi”) ammontava nel 2018 a 526,00 euro, cresciuti a 533 nel 2019. Particolarmente gravosi risultano i costi per i libri di testo: nel 2020 mediamente per i libri e due dizionari si spenderanno 478,20 euro per ogni ragazzo, +1,6% rispetto allo scorso anno (calcolo effettuato prendendo in considerazione le diverse classi delle scuole medie inferiori, licei ed istituti tecnici). Tali costi sono relativi ai libri nuovi. Acquistando i libri usati, invece, si risparmia oltre il 34%.
Le spese sono particolarmente alte per gli alunni delle classi prime. Nel dettaglio, uno studente di prima media spenderà mediamente per i libri di testo + 2 dizionari 441,60 euro (il +0,7% rispetto allo scorso anno). A tali spese vanno aggiunti 540,90 per il corredo scolastico ed i ricambi durante l’intero anno, per un totale di 982,50 euro. Un ragazzo di prima liceo spenderà per i libri di testo + 4 dizionari 679,40 euro (il +1,7% rispetto allo scorso anno) +540,90 per il corredo scolastico ed i ricambi, per un totale di ben 1.220,30 euro.
Altri esempi? L’astuccio in cartone pieno passa da 26,90 a 27,50 negli ipermercati e da 29,90 a 30,90 nelle cartolerie. E poi ci sono lo zaino trolley di marca (+4% nella grande distribuzione, + 2% nelle cartolerie), l’astuccio pieno di marca (rispettivamente +4% e +10%), le matite colorate da 12 (+3% negli ipermercati).
Quest’anno nello zaino non mancheranno poi gel e mascherine, molti genitori si sono attrezzati anche se li forniscono le scuole.
“Importi che risultano proibitivi per molte famiglie, tanto da incidere realmente e significativamente sul diritto allo studio dei ragazzi, così come avvenuto tristemente durante il lockdown, per gli alunni non in possesso di una connessione o dei dispositivi necessari per seguire le lezioni – insiste Emilio Viafora – in nessun modo il disagio economico o sociale deve compromettere il diritto allo studio: si tratterebbe del fallimento più grande per l’intero sistema scolastico”.
Fonte www.repubblica.it