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2 ottobre Festa dei nonni: se manca il welfare aziendali, arrivano loro per sostenere i lavoratori

Ottobre può essere considerato il mese della diversità generazionale: l’1 si celebra, infatti, la giornata internazionale delle persone anziane e il 2 la festa dei nonni. Si tratta di due momenti molto importanti per riflettere sul tema dell’invecchiamento della popolazione, ma soprattutto per sottolineare il ruolo sempre più centrale dei nonni e delle nonne nelle famiglie, nella società e sull’aiuto che i genitori che lavorano ricevono quotidianamente da queste figure.

Quando mancano i servizi – precisa Cinzia Tessarolo, CEO e co-founder di Family+Happy, una piattaforma di work-family management che si propone come soluzione alle sfide quotidiane affrontate dalle persone che cercano di bilanciare impegni lavorativi e responsabilità familiari – i nonni diventano un supporto indispensabile (e spesso l’unico) per i genitori che lavorano e si trasformano nella colonna portante di quello che potremmo definire un sistema di welfare fai da te. Ed è proprio in un contesto simile che diventa cruciale offrire servizi di caregiving che possano migliorare concretamente l’indice di felicità aziendale e promuovere un autentico equilibrio work-life”.

 L’aiuto dei nonni: i numeri di un fenomeno in costante crescita. Dai dati dell’ultimo Rapporto PLUS dell’INAPP emerge un quadro molto chiaro: i nonni e le nonne sono i veri alleati dei genitori-lavoratori perché rappresentano la soluzione più flessibile (ed anche economica) per la cura dei figli: sono infatti la risorsa principale a cui i genitori affidano i propri bambini (57,9% dei casi). Un dato evidente soprattutto nelle regioni del sud Italia, probabilmente per la carenza di strutture per la cura e l’assistenza dei più piccoli (63%), Ma anche nel resto d’Italia la situazione non è poi così diversa: 57,8% al nord-ovest, 55,4% al nord-est e 54,4% al centro. E non finisce qui: un terzo dei nonni si prende cura dei nipoti quando i genitori lavorano, tre su dieci si occupano anche della gestione “occasionale” e un quarto anche in situazioni di emergenza (Fonte: ISTAT, Famiglie, reti familiari, percorsi lavorativi e di vita, 2022).

“Analizzando questi dati – aggiunge Cinzia Tessarolo – appare evidente quanto non si possa fare a meno dei nonni nella gestione quotidiana dei figli o delle incombenze quotidiane. È’ un supporto fondamentale, soprattutto per le donne che spesso sono costrette a scegliere tra famiglia e carriera, che però deve essere supportato da azioni e politiche concrete, a livello aziendale e istituzionale. Family+Happy nasce proprio con questo intento: fornire un aiuto completo e qualificato per ogni esigenza di caregiving (babysitting per i più piccoli, cura di anziani e aiuto per le commissioni quotidiane), grazie ad una piattaforma tecnologica avanzata basata su intelligenza artificiale e algoritmi, in grado di fornire abbinamenti caregiver – famiglia personalizzati e su misura. Grazie a Family+Happy anche le aziende hanno la possibilità di offrire ai propri dipendenti un servizio che fa davvero la differenza, migliorando la qualità della loro vita quotidiana e riducendo sensibilmente le ore di assenza. Una vittoria per tutti”.

 

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