Si chiama Austin Perine, ma quando indossa T-shirt blu e mantello rosso, ecco “President Austin”. La sua missione? Sfamare ogni settimana, accompagnato dal padre, i senzatetto della sua città. Le sue gesta premiate in campo dagli Atlanta Braves
Birmingham – Tutti i bambini sognano di diventare un supereroe e salvare il mondo, affascinati dai fumetti e dai film della Marvel piuttosto che da Superman, Batman o l’Uomo Ragno. In Alabama c’è chi del suo sogno ha fatto una missione per aiutare i più deboli. Con un piccolissimo particolare: il supereroe in questione ha quattro anni.
President Austin, le origini. Questo cucciolo d’uomo ha rivelato al mondo i suoi superpoteri da quando, un giorno dello scorso marzo, il papà gli ha mostrato cosa significasse essere un homeless, un senzatetto. Ma facciamo un passo indietro. Austin è sempre stato abituato ad avere attenzione per gli altri. Il fratello Taylor, 16 anni, convive con l’autismo da quando è nato: “Austin se ne è sempre preso cura, è come un piccolo papà per lui“, racconta alla Cnn papà TJ Perine, l’uomo che gli ha spiegato per la prima volta cosa significasse dover vivere per strada: “Stavamo guardando un programma sugli animali alla televisione. C’era una mamma panda che aveva abbandonato i suoi cuccioli. Austin ha iniziato a fare domande e io gli ho spiegato che ora i piccoli sarebbero stati dei senzatetto“.
Alla scoperta degli homeless. Il bambino rimane colpito da una situazione per lui così nuova, e – malgrado i suoi quattro anni – chiede spiegazioni. Perine lo porta allora a visitare il rifugio per senzatetto di Birmingham. “Mi ha chiesto se potessimo dargli da mangiare“, ha detto il padre. “Non mi aspettavo di portar loro degli aiuti quel giorno, ma quando te lo propone un bambino di quattro anni, cosa puoi rispondere?”. Detto, fatto: Austin prende la paghetta settimanale e la usa per comprare dei sandwich di pollo da un Burger King nelle vicinanze.
Il sindaco lo chiama già “un ambasciatore della città”. Da quel giorno nella vita del piccolo Perine qualcosa è cambiato. Ogni settimana il bambino, accompagnato da suo padre, porta aiuti a chi ne ha bisogno. “Cibo e sorrisi“, come dice lui. Su Twitter la sua iniziativa è conosciuta come #ShowLove e, ovviamente, sta facendo il giro del mondo. Showlove sono anche le parole stampate sul suo costume da supereroe: completo blu e mantello rosso. “Grazie a te, voglio essere una persona migliore“, gli dice un senzatetto, “porti amore ovunque tu vada, vero?”. “Esatto“, gli risponde serio Austin, conscio dell’importanza della sua missione.
Chi ben comincia è a metà dell’opera. Aiutare fa tanto bene a chi riceve ma anche e soprattutto a chi dà. Mostra il mondo da una prospettiva diversa, e quando si comincia, è difficile restare a guardare anche tutto il resto. “Malattie mentali, abuso di stupefacenti, dipendenze e altri problemi simili“, spiega TJ Perine. “Austin e io vogliamo costruire un centro e radunare alcuni specialisti per aiutare davvero questo persone a riprendere in mano la propria vita“. Al loro fianco, ormai, c’è una città intera. Il Burger King dove il bimbo è entrato per la prima volta ha garantito mille dollari il mese per un anno, mentre Randall Woodfin, il sindaco, indica il piccolo supereroe come “un ambasciatore della città“. Ma Austin ha ben chiaro cosa voglia fare del suo futuro: “Combatterò tutti i bambini cattivi della scuola e continuerò a portare cibo ai senzatetto“.
Gli Atlanta Braves onorano il piccolo supereroe. Le gesta di President Austin non sono passate inosservate non solo alla gente comune, ma anche a canali con Cnn e Fox. Il regalo più grande, però, ad Austin arriva dai suoi eroi preferiti, gli Atlanta Braves, una delle squadre professionistiche di baseball della Major League, che hanno voluto onorare Austin nientemeno che nel loro campo di gioco. D’altronde, tra eroi ci si intende.