Italia e violenza di genere.Un problema storico e di dimensioni enormi nel nostro Paese, come certificato da uno studio ISTAT dai dati allarmanti.
Secondo il report, il 31,5% delle donne italiane tra 16-70 anni (oltre 6,7 milioni) ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale, spesso compiuta in un contesto domestico da partner o ex partner.
Con la pandemia da Covid e le relative misure di confinamento domestico per arginare la diffusione del virus, il dramma ha assunto proporzioni inedite e preoccupanti.
Soltanto durante il primo lockdown di marzo 2020, infatti, le richieste ai numeri antiviolenza sono aumentate del 73%.
È quanto denuncia Kimono Rosa, associazione non profit in prima linea nel supportare adolescenti e donne che hanno subito discriminazioni, stalking, abusi, violenze psicologiche e fisiche, sia in relazione a eventi passati sia a quelli appena accaduti.
“Con la firma alla Convenzione di Istanbul del 2013 – spiega Alberto Grespan, co-fondatore del progetto – l’Italia si è impegnata ad attrezzarsi per la lotta alla violenza di genere con un centro antiviolenza ogni 10mila abitanti. Ad oggi ne sono stati aperti appena il 4%, ed è proprio l’assenza dello Stato che rende più che mai fondamentale il lavoro delle associazioni”.
Kimono Rosa lancia l’allarme anche sull’impatto psicologico e sociale potenzialmente devastante che questo periodo storico di massima incertezza porta con sé.
“Pandemia, lockdown e crisi economica, uniti a convivenza forzata e problemi famigliari, hanno messo a dura prova la vita e le relazioni di coppia, – aggiunge il responsabile di Kimono Rosa – tutte condizioni in cui eventi traumatici ai danni della donna trovano un terreno particolarmente fertile”.
Il danno psicologico, fatto di dolore lacerante e rimozioni spesso ignorate da chi circonda la vittima, rischia poi di sedimentarsi in profondità per poi sfociare anche in comportamenti come l’assunzione compulsiva di cibo, droghe, alcool o antidepressivi (un mercato, quest’ultimo, che nel nostro Paese vale 3,3 miliardi di euro all’anno).
“Il nostro obiettivo – specifica Grespan – è quello di supportare donne e adolescenti vittime di violenza attraverso un percorso gratuito di rinascita personale, consapevolezza e riscoperta della gioia, fornendo loro strumenti adeguati sia per mezzo di interventi individuali che di gruppo. Puntiamo a supportare 1.000 ragazze e donne provenienti da tutta Italia nel 2021”.
Composto da psicologi, counselor e volontari, lo staff di Kimono Rosa mira a fornire supporto gratuito a donne in forte disagio e crisi emozionale tramite un ascolto amorevole e competente, senza giudizio, restituendo benessere e una migliore qualità di vita nel massimo rispetto della privacy.
“I nostri percorsi e servizi erogati gratuitamente – conclude Alberto Grespan, co-fondatore di Kimono Rosa – spaziano dagli incontri individuali con psicologhe e psicologi, ai trattamenti di riequilibrio energetico, passando per gruppi di mutuo aiuto e attività collaterali come le meditazioni guidate e lo yoga della risata, per riportare maggiore tranquillità, gioia e buone abitudini fin da subito. Visto il periodo di pandemia, per garantire la continuità del percorso, gli incontri si svolgono in modalità online”.