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Attenzione, indisciplinati della strada: a Roma ci sono 350 vigili urbani in più

La sindaca di Roma Virginia Raggi, durante la cerimonia solenne per la loro assunzione in campidoglio, ha rivelato ai cittadini che in città ci saranno 350 “pizzardoni” in più. Siamo sicuri che questa sia per i romani una buona notizia?

Ecco perché da qualche anno, anche se parcheggiavi in quinta fila, nella capitale non era automatico trovare la multa per divieto di sosta: mancavano i vigili urbani. A causa infatti di un maxi concorso bloccato, da tempo immemore, a causa di ritardi, ricorsi e burocrazia, il personale era ridotto ai minimi termini e non riusciva a presidiare e vigilare correttamente sul territorio. Vista dalla parte dei quotidiani trasgressori, quegli automobilisti indisciplinati che si devono barcamenare tra zone a traffico limitato e parcheggi inesistenti, non è che poi fosse così male.

Oggi invece, con una cerimonia solenne in Campidoglio, la sindaca Virginia Raggi ha assunto 350 nuovi vigili, che, come dice la parola, “vigileranno” sulla sicurezza e sul decoro. “E’ veramente un momento di festa per tutta la città”, ha dichiarato la Raggi con un sorriso che l’attraversava il volto da parte a parte. “Attendevo questo momento da due anni, voi dal lontano 2010. Forse avevate perso anche speranza di essere assunti e questo è un premio alla vostra tenacia e a quella della amministrazione. Alla fine possiamo dire tutti insieme di avercela fatta. Siete il biglietto da visita della nostra città. Non c’è quartiere in cui i cittadini non mi chiedano più vigili. Vogliamo cambiare in meglio questa città e insieme ce la faremo”.

Gioia, giubilo, contentezza. Se per un qualsiasi cittadino italiano questa è senz’altro una buona notizia, siamo sicuri però che lo sia anche per il romano? Perché notoriamente il cittadino capitolino e i vigili urbani stanno come i gatti all’acqua. Il nativo della città eterna ha il traffico nel sangue, se non trova le strade intasate pensa sia successo qualcosa. Parcheggia in spazi in cui non potrebbe inserire un modulo nemmeno un esperto di “Tetris”, figuriamoci un’auto.

Infila strade contromano come se il senso unico fosse un’opinione, ovvero dipende da lato guardi la via e, dulcis in fundo, passa da una corsia all’altra con grandissima facilità perché ha imparato, col tempo, a schivare le buche come non sanno fare nemmeno a Le Mans. In quale parte della città questa assunzione di vigili urbani, è considerata un momento di festa? Perché, a sentire i pareri nelle strade, la battuta più gettonata è: “Se abbiamo problemi di immondizia, perché non assumiamo i netturbini invece dei pizzardoi?”. Ha suscitato anche un minimo di perplessità, goliardica ovviamente, la dichiarazione della Raggi secondo cui i romani le chiedono più vigili. Davvero? E magari anche più contravvenzioni a chi passa con il rosso.

Ad accoglierli in Campidoglio l’esultante Raggi ha chiamato addirittura la banda del comune con tanto di tamburi e tromboni: adesso e mai più, visto che l’unica melodia che ascolteranno i vigili urbani a partire da domani sarà quella dei clacson suonati tutti insieme nell’ora di punta. E’ bellissimo che 350 persone abbiano finalmente un lavoro, che 350 famiglie potranno contare su uno stipendio in più, che la città di Roma sarà più sicura e che la circolazione migliorerà sensibilmente. E no, questo proprio no. Quando è troppo è troppo. La circolazione nella capitale non funzionerebbe meglio nemmeno se la volitiva e risoluta Raggi assumesse tra i vigili urbani tutta la truppa della corazzata Potemkin.

 

 

 

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