Contributi per 7,5 milioni a 1887 disabili della Lombardia per abbattere le barriere architettoniche. Tra le opere finanziabili rientrano montascale, pedane elevatrici, ascensori; adattamento dei sevizi igienici; allargamento delle porte
La legge 13/89 concede contributi a
fondo perduto a favore di cittadini disabili, delle persone che
li hanno in carico e dei condomi’ni dove risiedono, per abbattere
le barriere architettoniche e rendere piu’ accessibili le loro
abitazioni.
LE OPERE FINANZIABILI – Tra le opere finanziabili rientrano:
montascale, pedane elevatrici, ascensori; adattamento dei sevizi
igienici; allargamento delle porte; predisposizione dei
videocitofoni e dei sistemi di automazione per porte e cancelli.
QUANDO, DOVE E COME PRESENTARE DOMANDA – Per presentare la
domanda occorre compilare un apposito modulo a cui va allegato
il preventivo dell’intervento e il certificato medico dal quale
risulti la difficolta’ che giustifica l’opera. La richiesta di
contributo puo’ essere presentata ogni anno dal 2 marzo al Comune
in cui si trova l’alloggio nel quale il disabile ha la
residenza. Il bando e’ sempre aperto e la domanda quindi viene
inserita in ordine cronologico in un elenco che da’ priorita’ ai
disabili al 100%.
COME CALCOLARE IL CONTRIBUTO – Per una spesa fino a circa 2.500
euro il contributo copre l’intero costo a carico del
richiedente. Per cifre superiori la quota viene incrementata
fino a un massimo di circa 7.000 euro. Se per esempio il
cittadino presenta un preventivo di 5.000 euro, il contributo
sara’ pari a 2.500 euro cui si aggiunge il 25% della parte
eccendente, che in questo caso e’ di 625 euro, per un totale che
sara’ dunque di 3.125 euro.
CHE FARE DOPO LA RICHIESTA – Dopo aver depositato la domanda,
un funzionario del Comune verifica con un sopralluogo
l’esistenza della barriera architettonica e che l’intervento non
sia stato ancora fatto. Non appena il Comune ammette la domanda
al contributo il cittadino puo’ procedere a realizzare l’opera ma
questo non gli da’ un diritto ‘automatico’ a ricevere il
contributo, che e’ sempre subordinato alla disponibilita’ delle
risorse.
QUANDO SI OTTIENE – L’elenco dei richiedenti viene comunicato
al Ministero competente entro il mese di maggio di ogni anno,
dopodiche’ i fondi sono ripartiti alle Regioni sulla base delle
richieste raccolte. La Regione a sua volta trasmette le risorse
ai Comuni, i quali provvedono a liquidarle ai cittadini. Per
molti anni il Ministero non ha messo a disposizione le risorse e
alcune Regioni, come la Lombardia, finche’ e’ stato possibile
hanno fatto fronte alle richieste con finanziamenti propri.