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Dream World Cup, un campionato del mondo per dare un calcio ai pregiudizi

Oggi alle ore 11.00 presso il Palazzo delle Federazioni del Coni di Roma si terrà la Conferenza Stampa di presentazione della seconda edizione del torneo mondiale di calcetto per pazienti psichiatrici

Dopo aver conquistato il podio, con il terzo posto, nel primo Campionato del Mondo di calcio a 5, disputato in Giappone, l’Italia si appresta a ospitarne la seconda edizione.

Un grande evento sportivo e sociale in cui oltre 140 pazienti  psichiatrici, provenienti da dieci Paesi, si  affronteranno in un torneo di  quattro giorni con l’obiettivo di combattere lo stigma e favorire l’utilizzo del calcio come pratica di riabilitazione.

La Dream World Cup 2018, questo è il nome dato al torneo, si svolgerà dal 13 al 16 maggio 2018 al Palatiziano di Roma con la partecipazione di dieci nazionali: Italia, Spagna, Argentina, Cile, Francia, Giappone, Perù, Senegal, Ucraina e Ungheria. Coinvolge oltre 200 organizzazioni tra associazioni sportive, strutture sanitarie e centri di salute mentale da tutto il mondo.

Nel corso della presentazione, alla presenza dei rappresentanti della FIGC, del CONI e della Divisione Calcio a 5, saranno sorteggiate le squadre che andranno a comporre i due gironi, verrà definito il tabellone delle gare, la consegna delle divise della Nazionale e la presentazione della squadra. La preparazione atletica della Nazionale italiana è stata seguita dall’ex pluricampione di pugilato, Vincenzo Cantatore; mentre a dirigere i ragazzi in campo ci sarà il mister Enrico Zanchini.

Questa edizione della Dream World Cup è disputata in Italia in occasione del quarantesimo anniversario della Legge Basaglia e ha l’obiettivo di promuovere il valore positivo del gioco del calcio come motore del reinserimento sociale. I valori dell’inclusione e della partecipazione, propri dello sport,  aiutano ad abbattere il muro della paura, o addirittura della vergogna, comunemente diffusa verso la patologia mentale.

Dream World Cup non significa soltanto reinserimento sociale e valore terapeutico, ma è anche un’emozionante avventura che permetterà di realizzare il sogno di indossare la divisa della Nazionale Italiana a persone con problemi di salute mentale.

La manifestazione è organizzata e promossa da European Culture and Sport Organization e dal Comitato Internazionale del Calcio per la Salute Mentale, con  il contributo di FIGC e il patrocinio del CONI della Divisione Calcio a 5, del Comune di Roma e delle Ambasciate di Giappone, Cile, Argentina.

La quattro giorni di sport vedrà scendere in campo dieci squadre Nazionali suddivise in due gironi da cinque, con le migliori otto che avranno accesso alla fase a eliminazione diretta partendo dai  quarti di finale per arrivare all’assegnazione del titolo mondiale con la finale del 16 maggio.

Le partite, tutte indoor su parquet, avranno una durata di 20 minuti effettivi durante la prima fase, di 30 minuti nei quarti di finale e nella semifinale, con la finale che invece avrà un timing di 40 minuti totali. Saranno applicate le regole internazionali del futasal e coinvolti gli arbitri federali.

Le partite verranno trasmesse in diretta Rai: 13 maggio dalle 16.00 alle 18.00; 14 maggio dalle 10.00 alle 12.00; 16 maggio dalle 15.30 alle 17.30.

Crazy for football è il progetto, che nel 2016 ha dato vita alla prima Nazionale Italiani di Calcio a 5 composta da pazienti psichiatrici, grazie al quale undici ragazzi hanno potuto indossare la maglia azzurra ufficiale per disputare il primo Campionato del Mondo in Giappone.

Iniziativa che ha dato vita sia a una pellicola cinematografica che a un volume. Il docufilm con la regia di Volfango De Biasi, prodotto da Skydancers e Rai Cinema,  distribuito da Istituto Luce, racconta l’emozionante esperienza dei mondiali in Asia.  Vincitore del David di Donatello 2017 e dei UEFA Foundation for Children Awards 2017.

Il libro di Francesco Trento e Volfango De Biasi, edito da Longanesi, racconta gli aneddoti e i retroscena dell’avventura giapponese.

Il calcio costituisce un potente strumento di riabilitazione per la salute mentale, offre una via complementare alla terapia clinica e farmacologica. Lo sport migliora l’equilibrio psicofisico, l’acquisizione di autostima, di consapevolezza del  sé e la capacità di agire e di realizzarsi. Questo  progetto  favorisce  il  reinserimento  nella  rete  sociale  del  paziente  psichiatrico  attraverso gli stimoli, l’impegno, il confronto con gli altri, la socializzazione.

Nel mondo, come certificato dal World Health Report dell’OMS, 450 milioni di persone annualmente soffrono di disturbi psichici: 300 milioni di patologie legate alla depressione, 60 milioni sono affette da disturbo bipolare, 23 milioni sono collegate alla schizofrenia.

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