In questi giorni le notizie della crisi tra Ucraina e Russia preoccupano tanto e ad essere impauriti non sono sono gli adulti ma soprattutto bambini e bambine che non sono isolati dal sentir parlare di ciò che sta accadendo e sono esposti a diverse immagini di guerra.
Ignorare o evitare l’argomento può portare i più piccoli a sentirsi persi, soli e più impauriti, il che può influire sulla loro salute e il loro benessere. È essenziale avere conversazioni aperte e oneste con i bambini per aiutarli a elaborare ciò che sta accadendo”, ha affermato Erika Russo, psicologa e responsabile area psicosociale e case-management di Save the Children Italia.
Psicologi e pedagoghi sostengono ormai da tempo che sia necessario dire la verità ai bambini su questioni delicate come la guerra.
Un buon modo per iniziare è quello di ascoltare le domande che i bambini hanno da fare, i loro dubbi e soprattutto le loro paure, questo ci aiuterà ad orientare il dialogo verso ciò che per loro è davvero importante conoscere.
Il primo punto è capire cosa ne sanno dell’argomento, che idea si sono fatti e procedere analizzando insieme la situazione e le notizie più recenti, ricordandosi di impostare una discussione appropriata alla loro età, pur senza minimizzare, lasciando spazio alle loro domande.
Il dialogo sulla guerra e sulla sua assurdità potrebbe essere, invece, una buona occasione per lavorare sulla lotta al pregiudizio, raccontando i Paesi in guerra anche da un punto di vista naturalistico, culturale o letterario e facendone emergere la bellezza perduta.
Dobbiamo educarci ed educare alla pace, proprio i bambini e i ragazzi possono aiutarci ad immaginarla e a comprendere profondamente il suo valore. Riscoprendo insieme alle nuove generazioni la vera essenza della pace, potremo custodirla o difenderla dove oggi è più a rischio.