L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia) e la Croce Rossa Italiana (Cri) hanno firmato a Roma un protocollo d’intesa per la promozione dei diritti e del benessere dei minorenni in Italia. La collaborazione prevede iniziative di educazione alle emozioni, alla salute psicofisica e di prevenzione dei disturbi dell’alimentazione, oltre al coinvolgimento dei volontari della Croce rossa con meno di 18 anni nella Consulta delle ragazze e dei ragazzi dell’Autorità garante.
“I minorenni hanno diritto ad avere accesso a informazioni adeguate ed essenziali al loro sviluppo e alla loro salute, al fine di compiere scelte consapevoli” commenta l’Autorità garante Carla Garlatti. “L’accordo tra Agia e Cri va proprio in questa direzione, puntando molto sull’educazione e la realizzazione di iniziative che favoriscano la cultura di una qualità di vita elevata per le persone di minore età, in tutti gli ambiti. Si tratta di un’iniziativa che va proprio nella direzione tracciata dal Comitato Onu sui diritti dell’infanzia che, nei Commenti generali n. 4 su salute e sviluppo e n. 14 sul superiore interesse del minore, ha sollecitato gli Stati a diffondere informazioni adeguate ai minorenni sull’uso e abuso di tabacco, alcol e altre sostanze, sull’alimentazione, nel campo della sessualità e per la prevenzione dell’HIV e di altre malattie sessualmente trasmissibili”.
“Ragionare sul presente e sul futuro significa pensare ai giovani. E’ con questo spirito che siamo felici della nuova importante collaborazione con l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza” dice il Presidente della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca, che aggiunge: “Soprattutto in questo periodo di emergenza dovuto alla pandemia dobbiamo intensificare l’attenzione verso i più giovani, sapendo affrontare le difficoltà enormi che la crisi sanitaria ci ha imposto, provando a dare quelle risposte che passano anche attraverso la partecipazione attiva dei minori al mondo del volontariato. I giovani della Croce Rossa sono i migliori interpreti di quei valori e di quegli stili di vita che la CRI diffonde attraverso le sue attività. Costruire il presente e il futuro con i giovani e per i giovani guardando all’ambiente, alla salute, all’educazione all’affettività, alla socialità, alla scuola, allo scambio intergenerazionale è per noi un compito imprescindibile. Mi fa piacere, inoltre, che questo accordo parta in una giornata come questa, in cui i volontari della CRI sono tradizionalmente impegnati a rilanciare la campagna LoveRed che nasce proprio per rispondere ai bisogni dei più giovani rispetto ai temi legati all’affettività”.