Negli ultimi anni la presenza femminile nella ristorazione è sempre più significativa nonostante il gender gap persista: in Italia 110.806 imprese italiane del settore sono gestite da donne (28,2%) e solo il 10% delle Chef si trova in posizioni di leadership. Questi dati raccontano ancora la presenza di un gap di genere importante, che si riflette anche nei media, dove la presenza di chef donne risulta inferiore a quella degli uomini, così come i premi assegnati dai principali player del settore.
Proprio per questo, in occasione dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, TheFork, piattaforma leader nella prenotazione dei ristoranti, ha deciso di celebrare questa giornata dedicando uno spazio speciale a donne straordinarie che non solo si sono fatte spazio nel mondo della ristorazione grazie alla loro dedizione e determinazione, ma che si impegnano ad essere portavoce di un movimento più grande: quello per la parità di genere. In collaborazione con Identità Golose, TheFork ha raccolto le testimonianze di due protagoniste della cucina contemporanea alle prese con la preparazione di un piatto: Cristina Bowerman e Xin Ge Liu.
Le due chef, mentre cucinano insieme, raccontano la loro storia, le loro sfide e le loro realizzazioni nel mondo della ristorazione, ponendosi come fonte di ispirazione per incoraggiare tutte le Chef donne ad essere audaci e ambiziose, a non accontentarsi di essere semplicemente una “presenza” nei ristoranti ma, al contrario, a essere vere protagoniste della scena gastronomica mondiale.
Cristina Bowerman è stata la prima donna a ottenere una stella Michelin a Roma, grazie al suo ristorante Glass Hostaria. Oltre alla sua abilità culinaria e alla sua capacità di reinterpretare la tradizione italiana in chiave moderna, Bowerman è conosciuta per il suo spirito progressista e per i suoi messaggi di attivismo che non manca di mandare anche da dietro i fornelli.
Xin Ge Liu, originaria della Cina, è uno dei nomi nuovi nel panorama gastronomico. Ha portato la sua visione audace e senza compromessi alla guida del suo ristorante fiorentino Il Gusto di Xinge, che ha rapidamente guadagnato fama e riconoscimenti. Premiata nella quinta edizione dei TheFork Awards, Liu ha attirato l’attenzione grazie alla sua cucina creativa e all’utilizzo innovativo degli ingredienti, creando un melting pot di influenze culturali originali, che sfuggono alle categorie tradizionali.
“Nel nostro settore, come in molti altri, il divario di genere è una realtà. Personalmente, mi sono ritrovata spesso ad essere l’unica donna all’interno di gruppi prevalentemente composti da uomini. C’è ancora ritrosia a conferire determinati ruoli alle donne, specialmente se sono di grande responsabilità. Ho dedicato la mia carriera ad affrontare le radici profonde di questa condizione oggettiva. Il femminismo, sia culturalmente che socialmente, dovrebbe essere considerato come un movimento che lotta per la parità di genere, garantendo agli individui, indipendentemente dal genere, gli stessi diritti e le stesse opportunità. E se questa parità non c’è, come spesso accade, beh, allora si combatte per averla. Da attivista, ad esempio, ho aiutato ad organizzare il Parabere Forum di Roma che, grazie ad un database di oltre 8000 contatti di lavoratrici, incoraggia e facilita l’assunzione di donne nel settore della ristorazione”, racconta la Chef Bowerman le cui parole riflettono non solo il suo impegno e la sua determinazione, ma anche il cambiamento culturale e sociale in atto nel mondo della ristorazione e non solo.
“Sono una sognatrice, mamma e cuoca. Cosa significa per me essere una chef donna? Non vedo alcuna differenza tra un cuoco uomo o donna, o perlomeno, non ci dovrebbe essere. Ho sempre avuto il sogno di uscire dalla Cina e visitare il mondo e, guarda caso, chi mi ha supportata in questa mia sfida è proprio una figura femminile: mia nonna. Pur non essendo mai uscita dal suo Paese, mi ha sempre detto “se tu hai questo sogno, vai a prendertelo”. È grazie a lei se oggi sono qua.”, commenta Xin Ge Liu. Una personalità sicuramente forte e poliedrica, che non ha avuto timori di passare dal Fashion Design, motivo per il quale è arrivata in Italia 12 anni fa, alla cucina, che è diventata la sua espressione primaria di personalità e stile.