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Giornata mondiale dell’alimentazione: azione contro la fame lancia la mobilitazione “Non lasciamolo vuoto”

Eliminare la fame è una sfida possibile

In vista della Giornata Mondiale dell’Alimentazione (16 ottobre), Azione contro la Fame lancia una grande mobilitazione per accendere i riflettori sulla crisi alimentare globale in atto, e chiamare tutti, dai decisori politici ai singoli cittadini, a dare il proprio contributo per raggiungere insieme l’obiettivo “Fame Zero”.

Un enorme piatto vuoto in Piazza Tre Torri, nel complesso City Life di Milano, simboleggia i milioni di piatti che ogni giorno restano vuoti, in Italia e nel mondo. A richiamare il titolo della giornata dell’alimentazione, che quest’anno recita “Non lasciare nessuno indietro”, l’appello lanciato da Azione contro la Fame: #NonLasciamoloVuoto.

“La Fame è la più grande emergenza del nostro tempo – dichiara Simone Garroni, Direttore di Azione contro la Fame in Italia – la sua estrema attualità è data da due ordini di ragioni: i numeri, innanzitutto, delineano una vera e propria crisi alimentare di dimensioni globali, che investe anche i Paesi più ricchi. In secondo luogo, ci sono le cause strutturali della Fame, che sono tra i temi più caldi oggi, e da cui dipende il futuro del Pianeta, ovvero: conflitti, crisi climatica e disuguaglianze sociali”.

La Fame è aumentata ed è in ulteriore crescita. I dati più recenti, sottostimati perché non tengono conto delle tensioni internazionali e dell’aumento dei prezzi degli ultimi mesi, delineano un quadro allarmante.

Nel mondo

In Italia

A questi dati occorre aggiungerne uno, che rappresenta la vera novità della nostra epoca rispetto al passato: oggi il pianeta produce cibo sufficiente a sfamare tutti i suoi abitanti. Un fatto che, se da un lato rende ancor più inaccettabile l’ingiustizia, dall’altro è in grado di ribaltare la narrazione della Fame come piaga ineliminabile, aprendo la strada a soluzioni possibili e realisticamente realizzabili.

La fame si può sconfiggere e nel recente passato ci stavamo riuscendo: tra il 2005 e il 2014, il numero di persone in condizioni di insicurezza alimentare è diminuito di quasi il 30%, passando da 806 milioni a 572 milioni[8]. Poi è tornata a crescere, con un’impennata in concomitanza della pandemia da Covid-19 e, oggi, è ulteriormente alimentata da eventi climatici estremi e conflitti armati, che accentuano shock economici e vulnerabilità.

“Non è una sfida semplice ma possiamo vincerla, ed è assolutamente prioritario affrontarla, perché mina dalle fondamenta qualsiasi idea di sviluppo e di futuro, nel mondo, così come in Italia – sottolinea Garroni e aggiunge – noi di Azione contro la Fame, da 40 anni lavoriamo in oltre 50 Paesi come specialisti nella lotta alla fame e alla malnutrizione infantile, costruendo l’autonomia di intere comunità. Tuttavia, per vincere questa sfida è necessaria una mobilitazione globale su più livelli. I finanziamenti non sono l’unica risposta, ma devono essere parte della soluzione”.

Con la sua mobilitazione “Non Lasciamolo Vuoto”, Azione contro la Fame chiede ai decisori politici, a partire dal nuovo Governo italiano:

Per vincere queste sfide l’azione di ciascuno è fondamentale. È possibile partecipare all’iniziativa “Non Lasciamolo Vuoto”, firmando il Manifesto “Mai più Fame” e sostenendo i progetti di Azione contro la Fame collegati a questa campagna, in Italia, Libano, Sahel, India e Repubblica Democratica del Congo.

Per farlo basterà:

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