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Giornata mondiale delle Vittime della Strada: il Papa, il Presidente della Repubblica e il Presidente del Consiglio si uniscono al dolore dei familiari

Giornata, dedicata a coloro che hanno perso la vita sull’asfalto e alle loro famiglie

in occasione della Giornata Mondiale per le Vittime della Strada. «C’è stata una grande partecipazione alla preghiera del Vescovo

«È stata una forte emozione vedere tante famiglie riunite a Roma nello stesso dolore per la perdita dei propri angeli, pregare insieme nel corso della celebrazione della S. Messa presieduta dal Vescovo Monsignor Paolo Ricciardi e poi in piazza San Pietro durante l’Angelus di Papa Francesco». Così Alberto Pallotti e Biagio Ciaramella, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Associazione Unitaria Familiari e Vittime della Strada Odv, che riunisce l’Associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada ODV e l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada ODV, che insieme a Elena Ronzullo, presidente dell’Associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada Odv, hanno manifestato soddisfazione per l’evento che si è svolto nella capitale, domenica 20 novembre, in occasione della Giornata Mondiale per le Vittime della Strada. «C’è stata una grande partecipazione alla preghiera del Vescovo – hanno detto Pallotti, Ciaramella e Ronzullo – che ci ha consegnato un documento prima di andare insieme a piazza San Pietro. La forte pioggia non ci ha fermato, i nostri angeli ci stanno vicino»

La Giornata, dedicata a coloro che hanno perso la vita sull’asfalto e alle loro famiglie, deve far riflettere sul dolore dei familiari delle vittime e sull’importanza di avere strade sicure e automobilisti prudenti e rispettosi del codice della strada. Sulle strade italiane muore una persona ogni tre ore, un bilancio tragico per il quale non sono stati presi, finora, provvedimenti efficaci. Una speranza è giunta nella Giornata Mondiale delle Vittime della Strada con i messaggi delle Istituzioni e della Chiesa, che hanno incitato le Associazioni a proseguire la lotta intrapresa ormai da anni e si sono impegnate a garantire strade più sicure e controlli maggiori.

Vicinanza ai familiari delle vittime è stata espressa da Papa Francesco durante l’Angelus: «Cari fratelli e sorelle, oggi è la Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada. Vi sono vicino, continuate a lavorare, andate avanti e che il Signore vi benedica e la Madonna vi protegga e non dimenticate per favore di pregare per me».

Non si è fatto attendere il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ricordando le vittime degli incidenti stradali ha parlato di sofferenza inaccettabile: «L’elevato numero di persone che perdono la vita o che rimangono gravemente ferite sulle nostre strade costituisce una sofferenza sociale inaccettabile. Le vittime del traffico stradale sono un prezzo che la comunità non può tollerare. In questa Giornata mi unisco nel ricordo delle vittime e dei feriti ed esprimo vicinanza ai loro familiari».

«Come Presidente del Consiglio voglio garantire l’impegno del Governo affinché le strade italiane siano sempre più sicure. Lo onoreremo con l’intensificazione dei controlli sui luoghi dove avviene il maggior numero di incidenti», scrive il premier Giorgia Meloni, «e con la promozione di una cultura della sicurezza e della responsabilità, lanciando tra l’altro una campagna di prevenzione su alcool e droga, causa di non pochi sinistri, nonché con interventi sulle infrastrutture e con il potenziamento dei sistemi di mobilità pubblica».

Le Associazioni chiedono ora a gran voce che il Parlamento promulghi leggi efficaci per evitare gli omicidi stradali. «Noi diciamo no al patteggiamento, no al rito abbreviato, no agli arresti domiciliari», hanno dichiarato i presidenti Pallotti, Ciaramella, Ronzullo, «per chi commette un omicidio stradale si dovrebbero aprire le porte del carcere e non è ammissibile essere sempre contro le vittime delle strade». «Chiediamo ai parlamentari – hanno concluso i tre presidenti – di modificare le legge sull’omicidio stradale, noi continueremo le nostre battaglie per chiedere pene maggiori per coloro i quali commettono questo reato. Chiediamo giustizia per le vittime della strade e per loro famiglie».

 

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