Ansia, panico, depressione, solitudine, disturbi del sonno, paura del contagio. Dall’inizio della pandemia di Covid-19 sono migliaia le persone che si sono rivolte al numero verde della Croce Rossa Italiana 800.065510 per parlare di questi e altri disagi con uno psicologo della CRI.
Nei soli mesi del lockdown – da metà marzo a fine aprile – sono state quasi duemila le richieste di supporto psicologico da parte della popolazione e oltre quindicimila quelle arrivate dai volontari della CRI.
Donne vittime di violenza, persone contagiate, che avevano subito un lutto o con familiari in terapia intensiva, ma anche operatori sanitari e agenti di Polizia Penitenziaria si sono rivolti e continuano a rivolgersi al team degli psicologi della CRI.
Non c’è dubbio che il covid 19 possa essere pericoloso ma ha generato un”virus ancor piu’terribile , paura solitudine e depressione” in varie fasce della popolazione – evidenzia la Croce Rossa – ma il fatto che ci sia stato e continui ad esserci uno strumento rapido di ascolto e supporto psicologico ha contribuito, soprattutto nella fase di lockdown, a far sentire meno sole molte persone più fragili, come ad esempio chi già soffriva di patologie psichiche o di disturbi psicologici.
Per richiamare l’attenzione su un tema, quello della salute mentale, di cui il 10 ottobre si celebra la Giornata Mondiale, con l’ obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull’importanza della diagnosi precoce e favorire l’accesso alle cure, aiutando a superare pregiudizio, stigma e paure, la Croce Rossa Italiana ha pubblicato on line un video con alcune testimonianze di persone che hanno contattato il numero verde in questi mesi.
“In questi mesi tutti ci siamo sentiti esposti. Tutti però abbiamo cercato, nel nostro ambito, di rassicurare, accompagnare, servire. Abbiamo cercato di essere ‘ovunque, per chiunque’”, ha detto il presidente nazionale della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca.
Ecco cosa ha causato questa pandemia .