E la CRI sul suo sito dice “Grazie” mettendo on line le storie da tutta Italia e un video “E se tutti i Volontari non ci fossero mai stati? Sarebbe stato lo stesso?”
In occasione della Giornata Mondiale del Volontariato del 5 dicembre, il Presidente della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca ringrazia in un videomessaggio pubblicato sui social della CRI i tantissimi volontari impegnati in questa emergenza dovuta alla pandemia.
“Mai come quest’anno posso esprimere la sincera commozione e il grande orgoglio di essere il Vostro Presidente. Mai come oggi, in piena pandemia di Covid-19, tutto il mondo riconosce l’incessante operato delle donne e degli uomini della Croce Rossa”, dice Rocca. “Avevate paura, ma non siete mai arretrati di un passo. Necessariamente distanti dalle persone che assistevate e assistete e spesso dalle vostre famiglie – ma mai così vicini – avete dovuto fare i conti con la solitudine, lo stravolgimento dei ritmi abituali di vita. Qualcuno di Voi ha perso il lavoro, affacciandosi a quella vulnerabilità cui, di solito, andavate incontro. Altri non hanno fatto più ritorno a casa. E li abbiamo pianti. Eppure avete risposto, sin dall’inizio, mettendo avanti a ciascun servizio la gentilezza, tenendo la mano dei pazienti nelle ambulanze in biocontenimento, rimanendo vicini ai malati nelle strutture sanitarie, ascoltando al telefono chi aveva bisogno di calore umano. Avete bussato alle porte delle case portando spesa, farmaci ma, soprattutto, sorrisi e calore umano. E sempre con empatia e delicatezza avete effettuato i test, percependo il timore per il responso negli occhi di chi vi si sottoponeva. Tutto questo si può tradurre in un numero, concreto ma estremamente simbolico, che mette i brividi: un milione di giorni di volontariato in soli sei mesi, in base alla quantità di ore che avete offerto al nostro Paese. Oggi che è la Giornata Mondiale del Volontariato, care Volontarie e Volontari, mi inchino dinanzi al vostro esempio perché grazie a Voi e al “tempo della gentilezza” a cui avete dato vita, non perderemo mai la speranza in quello che oggi mi piace chiamare il “tempo della vittoria” su questo maledetto virus”.