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I bambini e il natale: il significato profondo della figura di Babbo Natale per loro

Il Natale è un periodo magico per i bambini, colmo di allegria e spensieratezza, socialità e soprattutto, di attesa per l’arrivo di Babbo Natale. Ma cosa rappresenta davvero questa figura per i più piccoli? E quale significato profondo cela questa tradizione? Per i bambini, Babbo Natale è molto più di un semplice uomo che porta i regali la notte della vigilia. È una figura che rappresenta amore incondizionato, universale, che non fa distinzioni e che si rivolge a tutti i bambini del mondo. La magia e la fantasia sono da sempre racchiuse in questa figura “Speciale”, così come molteplici valori educativi importanti.  La sua storia, con la slitta volante, le renne e il Polo Nord, stimola l’immaginazione e alimenta il desiderio di credere nel “meraviglioso”: il premio per la bontà per farne un esempio, Babbo Natale premia i bambini buoni con i regali, incentivando così comportamenti positivi e altruistici, ma non solo! A rendere il tutto magico, ci sono anche l’attesa e la speranza. L’attesa dell’arrivo di Babbo Natale è in particolare, un momento di grande emozione per i bambini, che alimenta la speranza e la gioia. In questa intervista, Adelia Lucattini, attraverso recenti e significativi studi scientifici illustra in profondità, il significato emotivo e psicologico che le figure fantastiche natalizie, come Babbo Natale hanno sui bambini, e come queste influenzino il loro sviluppo psicologico ed emotivo.

 Dott.ssa Lucattini, quali sono le emozioni principali che il Natale suscita nei bambini?

Suscita una vasta gamma di emozioni nei bambini, in relazione alla loro età, al contesto familiare e alle esperienze personali. Innanzitutto, gioia e meraviglia accresciute dall’attesa e dal senso di magia che accompagna le figure che lo animano, Santa Lucia, Babbo Natale e la Befana. La possibilità di stare con familiari, partecipare a feste o scambiarsi regali amplifica la loro felicità.

D’altro canto, si possono avere anche trepidazione e impazienza. L’attesa dei regali in alcuni bambini può generare una tensione anche se positiva, legata al desiderio di sapere se i loro desideri verranno esauditi e quindi, se saranno giudicati come “bravi bambini”, che si sono comportati bene. I più timidi o sensibili potrebbero sentirsi sovraccaricati dagli impegni familiari e talvolta, dalle aspettative dei genitori sul loro comportamento durante pranzi e cene con parenti e amici.

In che modo queste emozioni si legano alle figure fantastiche come Babbo Natale?

I personaggi magici hanno un ruolo cruciale nell’immaginario dei bambini, poiché offrono un canale simbolico attraverso cui possono vivere e integrare nella loro mente, dando loro un senso, le tante emozioni legate al Natale. Credere in Babbo Natale è un gioco che rafforza il loro rapporto con il mondo simbolico e metaforico, dove s’intrecciano realtà e fantasia. Ha un valore transizionale, è un personaggio magico, immateriale, ma porta anche dei tangibilissimi regali. Inoltre, è una figura rassicurante, con il suo aspetto affabile e generoso, con la sua voce calda e tranquilla, rappresenta una figura che dà sicurezza e affetto, protezione e ricchezza.

Babbo Natale offre un rispecchiamento delle emozioni del periodo natalizio, gioia, attesa, fiducia e riflessione su se stessi, nel modo in cui i bambini possono farlo, in base alla loro età. Attraverso il gioco e la fantasia, possono  esplorare e dare significato ai propri vissuti emotivi, facilitati dalla magia positiva di un padre buono e comprensivo che torna sempre da loro, con dei doni speciali per ognuno.

Babbo Natale rappresenta un rinforzo positivo per la fiducia nell’esistenza di figure mitiche. Potrebbe approfondire questo concetto, spiegando come si innesca questo funzionamento mentale e quali sono le sue implicazioni sullo sviluppo intellettivo ed emotivo del bambino?

Nei primi anni di vita, i bambini sviluppano il pensiero magico, che consente loro di attribuire poteri straordinari a persone o oggetti. Babbo Natale si inserisce perfettamente in questa fase evolutiva, soddisfacendo il bisogno di spiegazioni anche di eventi nuovi, inaspettati o straordinari, fuori dall’ordinario. Aiuta ad affrontare gli imprevisti.

Credere in Babbo Natale stimola la fantasia e nutre l’immaginazione, elemento cruciale per lo sviluppo intellettivo dei bambini, che imparano così a creare mondi “altri” rispetto al vissuto quotidiano che rimane e non viene intaccato, né sminuito. Questo nutrimento profondo, che pesca in emozioni forti associate all’amore dei genitori, supporta il pensiero creativo e lo sviluppo di capacità di problem-solving, indispensabili nella vita, a casa, a scuola, nello studio e nel lavoro.

Come i bambini gestiscono la transizione dalla credenza nelle figure fantastiche alla consapevolezza della realtà? Quali sono i fattori che influenzano questo processo e quali sono le implicazioni per il loro sviluppo emotivo?

La maggior parte dei bambini si avvicina alla comprensione della figura di Babbo Natale come un personaggio fantastico, attraverso una combinazione di osservazioni personali ed informazioni che provengono da fratelli e amici. Questo processo è meno traumatico e più lineare se avviene tra i 6 e gli 8 anni. Infatti, secondo lo psicologo e pedagogista Jean Piaget, lo sviluppo intellettivo ed emotivo, consente ai bambini di mettere in discussione la plausibilità delle figure fantastiche, attraverso un processo di crescita che si sviluppa nel tempo ed in cui la relazione con i genitori gioca un ruolo fondamentale. Un atteggiamento empatico e aperto rende il passaggio più morbido, al contrario, il rifiuto di rispondere alle domande del bambino o un atteggiamento sminuente e dissacrante, possono creargli un eccesso di frustrazione e una marcata confusione, l’anticamera della depressione.

Recenti studi dimostrano come anche figure percepite come negative dagli adulti, come i draghi o i fantasmi, possono avere invece, associazioni positive per i bambini. Potrebbe spiegare come si forma questa percezione positiva e quali sono i fattori che influenzano questa interpretazione?

La percezione positiva di figure spaventose come draghi o fantasmi nasce dalla capacità dei bambini di trasformare la paura in curiosità, il minaccioso in affascinante. Questo processo è sostenuto dal pensiero magico infantile e dall’influenza dei racconti in cui il contesto familiare e culturale giocano un ruolo cruciale. L’interazione intrapsichica, all’interno della propria mente, con queste figure favorisce lo sviluppo psicologico e creativo, aiuta a rafforzare una capacità di regolazione emotiva e costruire nel tempo il senso di sé, a sentire che si ha diritto di stare al mondo con le proprie particolarità, con asperità del carattere (le creste del drago), una tendenza a volare con la fantasia (i draghi hanno le ali), a sentirsi più forti e intraprendenti. I draghi rappresentano la potenza, la saggezza e stanno a guardia di tesori, la ricchezza interna che ogni bambino desidera sentire e sviluppare.

I fantasmi, pur evocando anche una certa paura, rappresentano per i bambini  il fascino dell’ignoto e del mistero, assecondano il desiderio di esplorare aspetti della realtà metaforici, che vanno oltre la realtà evidente e concreta.

Secondo Lei, è giusto a che i bambini credano a Babbo Natale e cosa succede realmente quando scoprono la verità?

Una certa delusione è inevitabile, come anche il timore del giudizio dei genitori rispetto al ricevere i regali richiesti. È molto importante fare comprendere, che i criteri di giustizia ed equità saranno rispettati, come lo sono stati sempre, ma anche l’occasione per fare comprendere che alla fine, sono i genitori a scegliere per i figli, in questo modo li orientano e organizzano il loro pensiero, i loro desideri e la tendenza a sconfinare, a tracimare, legata alla difficoltà di scegliere. Per anni, i genitori si sostituiscono ai figli, scegliendo per loro, anche se rispettando le richieste, finché, crescendo, non saranno in grado di sostenere la perdita di ciò che non è stato scelto, passo indispensabile per una piena maturazione emotiva e psicologica.

Quando un bambino inizia ad abbandonare l’idea di Babbo Natale che porta i regali può sentirsi triste, deluso e confuso. In questa situazione, è importante che i genitori accolgano le emozioni del proprio bambino che ha bisogno di sentire quello che prova, nonché  di essere compreso e accettato. Importante, è che possa pensare, che anche i genitori ci sono passati, parlare di quando è accaduto a loro è sempre utile. Il perpetuarsi della magia dei regali di per sé mostra al di là delle parole, che l’affetto resta, che la magia evolve e si trasforma in qualcosa di più adatto ai bisogni e all’età dei bambini.

Qual è il ruolo dei genitori nel promuovere la credenza in queste figure  e come possono supportare i bambini durante la transizione verso la realtà?

Leggere storie che raccontino di draghi, fate e fantasmi, come raccontare il mondo degli Elfi e del Polo Nord dove vive Babbo Natale,  aiuta i bambini a sviluppare un legame affettivo con mondi fantastici, stimolando la fantasia. Le narrazioni dotano il bambino di un contesto sicuro, di cui i genitori sono garanti, in cui possono esplorare le fantasie anche inconsce, vivere fino in fondo la meraviglia e credere nella magia buona, che arricchisce (i regali) e trasmette valori sani e positivi (reciprocità, altruismo, senso di responsabilità, spirito di sacrificio, generosità).

Quando i bambini iniziano a fare domande sull’esistenza delle figure fantastiche come Babbo Natale e la Befana, è fondamentale che i genitori rispondano in modo attento e rispettoso dei dubbi dei loro bambini, che se da un lato vogliono sapere, dall’altro temono di perdere “qualcuno” così importante.

È molto importante che i genitori chiedano ai propri bambini se vogliono sapere se Babbo Natale esiste o chi porta i regali. È possibile preservare magia e spiritualità, transitando verso una realtà più concreta ma non meno bella.

Una soluzione possibile tra le tante è  spiegare che Babbo Natale non è altro che San Nicola, Santa Claus e che, come ogni Santo, è realmente vissuto e continua a vivere spiritualmente nell’animo di chi crede.

Quali consigli si sente di dare per rendere il Natale significativo per ogni bambino ai genitori e ai nonni ?

 -Aiutare i bambini a vivere il Natale come un momento speciale di magia, mantenendo viva la credenza in figure fantastiche come Babbo Natale e la Befana, raccontando anche l’origine delle tradizioni;

 

-Creare un ambiente natalizio con decorazioni, luci, preparazione di dolci tipici mentre si raccontano storie, della tradizione o inventate. Sono momenti che stimolano il fare creativo e divertente,

l’immaginazione e le belle emozioni;

 

– Trasmettere ai bambini attraverso i racconti e le canzoni di Natale, l’importanza e il valore profondo delle relazioni. Crea un senso di continuità emotiva e che rinforza l’appartenenza, che non fa mai sentire soli;

 

-Raccontare storie della propria famiglia, come vivevano il Natale da piccoli, le usanze di cui sono garanti e portatori;

 

– È importante educare i bambini al rispetto degli altri, creando un ambiente inclusivo ed aperto. Aiuta a sviluppare la consapevolezza delle diversità, il valore della tolleranza e della convivenza, premesse indispensabili per essere portatori di Pace.

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