Iniziato come laboratorio “Il Tortellante”, ragazzi autistici con le loro famiglie preparavano tortellini e pasta fresca. A breve apriranno una “Casa&Bottega” a Modena. Anche lo chef stellato Massimo Bottura entusiasta del progetto
Due anni fa a Modena nasceva “Il Tortellante”, un laboratorio socio-occupazionale dove ragazzi e giovani adulti con autismo imparavano a confezionare pasta fresca fatta a mano. In particolare tortellini, ma anche pasta fresca, tagliatelle e ravioli. L’associazione Aut Aut di Modena, Silvia Panini con un gruppo di mamme e Erika Copelli che avevano imparato le ricette dalle loro nonne comunicavano: “Questa attività è perfetta per i nostri ragazzi. Alcuni aspetti limitativi dell’autismo si rivelano punto di forza: perfezionismo, inclinazione alle attività ripetitive, l’abitudine a disporre tutto con ordine”. Di strada ne hanno fatto quelle mamme e i loro figli. Tanto che un anno dopo durante la “settimana blu” dell’autismo lo chef stellato Massimo Bottura preparò personalmente un letto di crema di parmigiano su cui i tortellini fatti da quei ragazzi venissero serviti ad oltre 200 ospiti. In seguito grazie all’intervento delle istituzioni e col sostegno di UNicredit e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, sarà inaugurata una nuova realtà: una “Casa&Bottega”, laboratorio con cucina e negozio nei nuovi spazi dell’ex Mercato ortofrutticolo a Modena, cui sarà affiancata una “Casa delle autonomie” come esperimento di possibile residenza nei weekend per i ragazzi con i loro educatori e psicologi. Partito con le famiglie di 21 ragazzi tra i 14 e 25 anni nel quartiere di Cognento ora il progetto “Tortellante” guarda decisamente al futuro, sia come azienda (gli ingredienti sono di prima qualità dell’Associazione gastronomica modenese) che come percorso terapeutico (d’ora in poi monitorato dalla Società Italiana Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adoloscenza). (Da Buonenoetizie)