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IL MITO DELLE DONNE: a sostegno delle donne vittime di violenza

Serata di raccolta fondi a sostegno di CADMI

Il mito delle donne è il punto di arrivo di un percorso di divulgazione culturale e coinvolgimento della cittadinanza di Milano sulle tematiche del femminile presenti nelle opere del teatro greco. Dopo 3 settimane di spettacoli nei bar e di indagine con il pubblico sui temi trattati da Medea, Antigone ed Elena, le tre protagoniste si spostano in teatro per cambiare ancora sguardo e confrontare le storie universali dei grandi classici con la complessità del presente. Una serata con interventi culturali, approfondimenti, sketch comici, ospiti a sorpresa, brani classici e musica dal vivo.
La serata, presentata da Annagaia Marchioro (attrice, comica ed attivista) e Davide Lorenzo Palla (mattatore teatrale e fondatore di TDB Impresa Sociale), vedrà alternarsi sulla scena ospiti, interventi tematici e parte dei brani tratti dagli spettacoli teatrali. Le tre tragedie, Medea, Antigone ed Elena, verranno contestualizzate e analizzate dalla scrittrice e classicista Angela Lombardo. Per ognuna delle tematiche trattate all’interno delle opere – integrazione, giustizia, guerra – un’esperta di settore accompagnerà il pubblico all’interno di un’analisi e riflessione su quanto queste siano ancora attuali e su quale sia il ruolo delle donne nella società di ieri, oggi e domani. Il tutto sarà infine accompagnato da brani musicali eseguiti dal vivo e da interventi delle varie realtà protagoniste di questo progetto, in grado di porsi come anello di congiunzione tra il mondo sociale e il mondo culturale.
Il progetto ha infatti coinvolto la città di Milano in un processo di divulgazione culturale in grado di creare aggregazione sociale e sensibilizzazione in merito alle tematiche di genere e intrattenimento artistico da parte di giovani lavoratrici e lavoratori dello spettacolo.
A tal proposito interverranno le referenti di CADMI – Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate di Milano, primo centro antiviolenza nato in Italia, che da anni rappresenta il punto di riferimento per le donne che subiscono violenza e di Amlet_a, collettivo femminista intersezionale che punta i riflettori sulla presenza femminile nel mondo dello spettacolo, sulla rappresentazione della donna nella drammaturgia classica e contemporanea, svolgendo inoltre la funzione di osservatorio vigile e costante per combattere violenza e molestie nei luoghi di lavoro.
La serata rappresenta un esempio virtuoso di sinergia tra l’ambito culturale e sociale, un modello di collaborazione trasversale in grado di creare benefici per la cittadinanza tutta. Tematiche care all’ideatore di Tournée da Bar, Davide Lorenzo Palla:
“Andare a teatro, per i Greci, non era solo un momento di svago e divertimento, ma un’occasione politica: l’intera città, l’intera polis, si riuniva sugli spalti per assistere a quello che era, di fatto, un rito civile. Credo che oggi sia importante tornare a vivere il teatro come un rito collettivo catartico in grado di farci evolvere e progredire. Noi abbiamo deciso di affrontare le tematiche di genere e riflettere sul ruolo della donna nella società di ieri, oggi e domani perché crediamo che su questi temi ci sia ancora molto da fare. Mettere arte e cultura a sostegno di un processo sociale inclusivo e partecipato e concludere il tutto con una raccolta fondi è il punto di arrivo più alto che si possa immaginare. ”
Questo progetto è realizzato grazie al contributo di Fondazione Cariplo attraverso il bando Per la Cultura e grazie al sostegno del Teatro Carcano, con il quale TDB impresa sociale collabora da diversi anni nella promozione e diffusione della cultura teatrale nelle periferie cittadine.
Una serata per continuare a riflettere e sensibilizzare sui temi della violenza, dell’identità, dei ruoli della donna nella società contemporanea, supportando il lavoro di realtà che da sempre lottano contro la violenza di genere. Una serata che TDB organizza in collaborazione con Amleta e CADMI per raccogliere fondi a sostegno delle donne vittime di violenza.
“Sosteniamo le donne da oltre 36 anni e ancora ci ritroviamo a confrontarci con gli stessi meccanismi, le stesse realtà che le donne vivevano in passato. Abbiamo svelato un mondo che non si voleva vedere e oggi, anche grazie a iniziative culturali come questa, possiamo farlo conoscere. Parlare con le donne ci ha fatto capire quanto profonde siano le ferite provocate da violenze fisiche e psicologiche. Tutto il nostro lavoro è dedicato a sostenerle in una relazione tra donne che ripaga sempre da ogni fatica”
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