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Infanzia e adolescenza: nove reti della società civile scrivono a Conte, urge un piano strategico nazionale e al sistema dell’educazione

Giornata Mondiale dei Diritti dell'Infanzia

Nel mondo 1 miliardo e 650 milioni di bambini/e e ragazzi/e hanno interrotto le normali attività scolastiche per l’emergenza Covid-19. In Italia sono 9,8 milioni, il 16,8% della popolazione. E’ importante mettere al centro dell’agenda politica un investimento per loro che rappresentano il presente e il futuro del paese a cui sono legate le opportunità di sviluppo economico e civico di tutta la collettività.

Roma, 17 giugno 2020. Ripartire dall’educazione e dai diritti delle nuove generazioni con investimenti e politiche per consentire all’Italia di risollevarsi, perché senza attenzione ai diritti dei bambini e degli adolescenti non può avvenire una vera ripartenza. Con un documento articolato in cinque punti, e una richiesta di incontro al Presidente del Consiglio, nove reti di organizzazioni impegnate nel campo dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che comprendono centinaia di realtà del terzo settore, dell’associazionismo civile, professionale e del sindacato, chiedono di aprire un’interlocuzione con il Governo.

In questi mesi di lockdown dovuti al diffondersi dell’epidemia, milioni di bambini e adolescenti, con i loro genitori, hanno subìto una doppia crisi, economica ed educativa, in un Paese che mostrava già dati allarmanti e gravi disuguaglianze nelle opportunità di crescita, di apprendimento e di sviluppo. Un milione e 137 mila, pari all’11,4% (dato 2019) sono i minorenni che in Italia vivono in povertà assoluta, il 14,5% degli e delle adolescenti abbandona la scuola, il 12,3% dei ragazzi/e tra 6-17 anni vive in case prive di strumenti informatici, pc o tablet, il 10,5% dei ragazzi/e tra 15 e 19 anni non è occupato e non é inserito in un percorso di formazione.

Si tratta di una emergenza acuita dalla pandemia, ma che ha radici più lontane. Le nove reti firmatarie ritengono fondamentale e strategico intervenire per colmare i gravi squilibri demografici e sociali a svantaggio delle nuove generazioni, erose dalla bassa natalità e ad alto rischio di povertà materiale ed educativa. Serve un forte segno di discontinuità dopo decenni di limitati investimenti su istruzione e politiche per l’infanzia e l’adolescenza, al fine di rilanciare il futuro del Paese, in coerenza con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’Onu, sottoscritta da 193 Paesi inclusa l’Italia.

Le richieste contenute nel documento “educAzioni: cinque passi per contrastare la povertà educativa e promuovere i diritti delle bambine, dei bambini e degli e delle adolescenti”, condiviso dalle reti firmatarie, si articolano su cinque priorità:

l’attivazione, a partire dai territori più svantaggiati, dei Poli educativi 0-6 anni, sotto il coordinamento del Ministero dell’Istruzione, con garanzia di accesso gratuito per le famiglie in difficoltà economica;
la costruzione di patti educativi territoriali per coordinare l’offerta educativa curriculare con quella extracurriculare, mantenendo le scuole aperte tutto il giorno, coordinati e promossi dagli enti locali, in collaborazione con le scuole e il civismo attivo;
la possibilità di raggiungere i più colpiti dal black out educativo a partire dall’estate, con una offerta educativa personalizzata, da proseguire alla ripresa delle scuole, con un’attenzione speciale al benessere psicologico, alle necessità degli alunni disabili e agli adolescenti usciti dal circuito scolastico;
l’allocazione del 15% del totale degli investimenti per il superamento della crisi in educazione per dotare le scuole delle risorse necessarie, migliorare la qualità dell’istruzione rendendola più equa e incisiva, contrastare la povertà educativa e la dispersione;
la definizione di un piano strategico nazionale sull’infanzia e sull’adolescenza, con obiettivi chiari e sistemi di monitoraggio, per promuovere il rilancio diffuso delle infrastrutture sociali e educative.

Il contenuto del documento sarà discusso in un webinar pubblico nella giornata di oggi alle 14:30 sulla pagina Facebook EducAzioni – i 5 passi.

Lettera al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte

Egregio Presidente del Consiglio,
Le scriviamo questa lettera in qualità di rappresentanti di una ampio ed articolato insieme di organizzazioni, impegnato nel campo dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, dell’educazione e del sostegno alle famiglie con figli. Come Lei ben sa, fra i soggetti che più hanno dovuto sopportare le conseguenze negative della pandemia in questi mesi vi sono milioni di bambini e adolescenti, con i loro genitori, finiti loro malgrado al centro di una doppia crisi, economica ed educativa. Parliamo del presente e del futuro del nostro paese, a cui sono legate le opportunità di sviluppo economico e civico in Italia. Senza un capitale umano adeguato e nuove generazioni che si sentano riconosciute ed aiutate nei momenti di difficoltà come quelli attuali, il nostro paese rischia di non riuscire a risollevarsi nel medio periodo. È, pertanto, fondamentale prestare quanta più attenzione possibile a come assicurare al meglio i diritti dei bambini e degli adolescenti.
Siamo consapevoli che quello attuale è un periodo complesso. Ma non si possono ripetere gli errori fatti dopo la crisi del 2007-08 in molti paesi, fra cui purtroppo l’Italia, quando si tagliò la spesa in istruzione e politiche per le famiglie con figli. Vale oggi, una frase allora pronunciata dal Presidente degli Stati Uniti, B. Obama: “Tagliare il deficit riducendo gli investimenti nell’innovazione e nell’istruzione è come alleggerire un aereo troppo carico togliendo il motore”. Diamo atto che questa volta l’Italia non sembra seguire la stessa strada. Con l’ultimo decreto sono state allocate risorse aggiuntive sia alla scuola sia per i sostegni alle famiglie. Inoltre, siamo lieti che nei giorni scorsi il Governo abbia raggiunto una intesa sul cosiddetto “Family Act”.

Dobbiamo tuttavia constatare che la scuola (a partire dai nidi e scuole per l’infanzia) e i diritti educativi dei bambini (fin dalla più tenera età), dei ragazzi e adolescenti continuano a rimanere marginali nell’agenda della politica e nel complesso degli investimenti messi in campo. Ne sono testimonianza, tra l’altro, il quadro confuso con cui si sono avviate le attività estive, l’assenza di iniziative forti per il recupero educativo nei mesi estivi, l’incertezza che continua a circondare l’inizio dell’anno scolastico a settembre. È chiaro che in questo momento di drammatica emergenza le priorità sono molte. Tuttavia non va dimenticato che l’Italia è entrata nell’emergenza Covid come uno dei paesi in Europa con maggiori squilibri demografici e sociali a svantaggio delle nuove generazioni, erose dalla bassa natalità e con alto rischio di povertà materiale ed educativa. Se non si imposta un Piano straordinario di ampio respiro, che si concentri sulle opportunità da garantire a bambini ed adolescenti, la situazione è destinata a peggiorare ulteriormente. Nel documento che accompagna questa lettera troverà sintetizzate cinque priorità che consideriamo fondamentali per la ripresa del Paese dal punto di vista dei diritti delle bambine, dei bambini e degli adolescenti.

Auspichiamo, pertanto, che vengano trovati il coraggio e la lungimiranza necessarie a sviluppare una agenda riformista più incisiva ed ambiziosa sotto il profilo degli obiettivi e che metta assieme il rilancio delle politiche educative, a partire dalla prima infanzia, con quello delle politiche per le famiglie con figli, oggetto del “Family Act”. È necessario adottare un’unica strategia integrata che abbracci scuola, servizi educativi e socio-culturali, trasferimenti economici alle famiglie e sostegno alla conciliazione famiglia-lavoro dei genitori lavoratori.
Alla luce delle riflessioni fin qui svolte, Le chiediamo un incontro, sicuramente non formale ma sostanziale, per poterLe rappresentare le preoccupazioni e proposte che provengono dall’esperienza e di un insieme molto ampio di esperti ed organizzazioni della società civile, che comprendono centinaia di realtà di terzo settore, dell’associazionismo civile e del sindacato, radicate ed impegnate nel mondo della scuola, negli interventi in favore dell’infanzia e nel sostegno alle famiglie con figli. Come avrà modo di comprendere dall’elenco dei firmatari di questa richiesta, complessivamente rappresentiamo un mondo che è quotidianamente a fianco di milioni di genitori, bambine, bambini, adolescenti, insegnanti ed educatori. Siamo sinceramente convinti che il Suo Governo possa dare un forte segno di discontinuità dopo decenni di  limitati investimenti su istruzione e politiche per l’infanzia e l’adolescenza, al fine di rilanciare il futuro del nostro paese a partire dalle sue giovani generazioni”. Cordiali saluti”

Per le alleanze e le reti
Emmanuele Pavolini, Alessandro Rosina, Chiara Saraceno – Alleanza per l’Infanzia
Angelo Moretti, Angelo Righetti, Matteo Truffelli – Appello della società civile per la ricostruzione di un
welfare a misura di tutte le persone e dei territori
Enrico Giovannini, Pierluigi Stefanini – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS)
Riccardo De Facci, Liviana Marelli – Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA)
Danco Singer – Forum Education
Vittorio Cogliati Dezza, Andrea Morniroli, Alessia Zabatino – Forum Disuguglianze e Diversità
(ForumDD)
Luigi Ciotti – #GiustaItalia Patto per la Ripartenza
Adriana Bizzarri, Arianna Saulini – Gruppo CRC
Giancarlo Cavinato, Franco Lorenzoni, Angela Nava – Tavolo Saltamuri

Le reti firmatarie

Alleanza per l’Infanzia, Appello della Società Civile per la ricostruzione di un welfare a misura di tutte le persone e dei territori, Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – ASviS, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza – CNCA, Forum Disuguaglianze e Diversità – ForumDD, Forum Education, #GiustaItalia Patto per la Ripartenza, Gruppo CRC, Tavolo Saltamuri.

 

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