È necessaria un’azione urgente e coordinata per proteggere e accogliere bambini, ragazzi e famiglie vulnerabili in fuga dall’Ucraina. Secondo UNHCR sono oltre 2 milioni le persone che, dallo scorso 24 febbraio, hanno lasciato le loro case in cerca di rifugio in altri Paesi. In Italia, secondo il Ministero dell’Interno, sono più di 23mila i cittadini ucraini entrati nel nostro Paese, tra cui più di 9mila minorenni.
SOS Villaggi dei Bambini, presente in 137 Paesi fra cui Polonia, Romania, Ungheria, Repubblica Ceca, Lituania e Italia, lancia un appello alla comunità internazionale, ai partner e ai sostenitori affinché vengano unite le forze per garantire che i bambini e ragazzi che hanno perso le cure familiari o sono a rischio di perderle, rimangano al sicuro e ricevano l’accoglienza e il sostegno economico e psicologico.
Un appello lanciato anche alle istituzioni italiane affinché, a livello governativo, si chiarisca la cornice giuridica che permetta la protezione temporanea con programmi di supporto psicologico e di integrazione nella comunità. La scorsa settimana, SOS Villaggi dei Bambini ha partecipato a un incontro con il Ministro Di Maio e la Ministra Bonetti (e con altre organizzazioni presenti in Ucraina) che hanno confermato che si sta valutando il modo più celere per far arrivare in Italia bambini, ragazzi e famiglie e accoglierli in maniera appropriata.
“È assolutamente necessario – sottolinea Roberta Capella, Direttore di SOS Villaggi dei Bambini Italia – che l’accoglienza e l’integrazione nella comunità, soprattutto per i più fragili, passi attraverso un percorso con una forte regia istituzionale che permetta una reale verifica sulle condizioni di accoglienza, che devono essere pensate per una reale integrazione dei più piccoli. È necessario un sistema di controllo e di tracciamento adeguato a evitare che accadano situazioni di abuso e di maltrattamenti o di far cadere i bambini non accompagnati nella rete del traffico di minorenni”.
L’attuale problema in Ucraina
La preoccupazione in questo momento è quella dei bambini soli, che non sono nei Programmi di SOS Villaggi dei Bambini, ma che sono accolti negli istituti pubblici in Ucraina, dove il personale sta scarseggiando, molti stanno scappando, e i bambini rischiano di rimanere abbandonati a sé stessi.
La testimonianza di Darya Kasyanova, Responsabile Programmi SOS Villaggi dei Bambini Ucraina, è drammaticamente cruda e toccante: “Il numero di bambini che vivono in queste regioni è di circa 4 milioni. All’interno di queste regioni, circa 1,5 milioni di bambini vivono in hotspot, ovvero città e paesi che sono bloccati al momento, come Irpin, Mariupol, Bucha, Hostomel, Stanytsia Luhanska, Sievierdonetsk, Starobilsk, Popasna e altri. Alcuni istituti pubblici nelle regioni di Luhansk e Donetsk sono riusciti a evacuare i bambini nell’Ucraina occidentale. Attualmente, ci sono grossi problemi con l’evacuazione dei bambini nelle regioni di Zaporizhia, Kharkiv, Mykolaiv, Sumy, Kherson, Zhytomyr, Chernihiv. Non ci sono statistiche esatte poiché ogni giorno compaiono nuovi hotspot. Monitoriamo costantemente la situazione dei bambini negli istituti. Proprio sabato siamo riusciti a portare fuori circa 150 bambini di età compresa tra 0 e 3 anni da quattro strutture a Kharkiv. Il personale inizialmente non voleva andarsene e l’evacuazione dei bambini senza di loro è illegale. Dopo tre giorni di dialogo siamo riusciti a convincerli. Le persone che stanno sostenendo le evacuazioni stanno rischiando la propria vita perché l’evacuazione dalle zone a rischio avviene spesso durante i bombardamenti. Ci sono stati casi in cui sono iniziati esattamente al momento dell’evacuazione. Da un lato si rischia di essere isolati in un Paese o in una città totalmente bloccati e lasciati senza elettricità, senza accesso ai medicinali, senza riscaldamento. D’altra parte, si corre il rischio di evacuare mettendo a repentaglio la propria vita. Sappiamo di una struttura che ospita circa 50 bambini a Vorzel, vicino a Kiev, che è stata isolata per circa cinque giorni. Nessuno sa cosa stia succedendo lì. Nessuno ha accesso. Avevamo contatti con i volontari e il direttore, ma ora non hanno una connessione telefonica e l’accesso fisico è bloccato. Attraverso la nostra rete e insieme al Commissario per i diritti dei bambini monitoriamo la situazione”.
La risposta di SOS Villaggi dei Bambini
SOS Villaggi dei Bambini in Italia ha accolto e accoglierà nei prossimi giorni bambini, ragazzi e famiglie provenienti dall’Ucraina nei Villaggi SOS di Vicenza e Trento. Anche i Villaggi SOS di Ostuni e di Saronno si sono resi disponibili ad accogliere e a rispondere alle richieste della Rete SOS Villaggi dei Bambini.
Gruppo target
L’intervento di SOS Villaggi dei Bambini si rivolge a: bambini privi di cure familiari (circa 100mila in tutta l’Ucraina), bambini e famiglie affidatarie sostenute da SOS VdB Ucraina e altre famiglie affidatarie, famiglie sostenute nel Programmi di sostegno familiare e in quello di emergenza (avviato nei primi anni del 2000) e nuove famiglie a rischio di separazione.
Cosa facciamo
Trasferimento in luoghi sicuri, accoglienza di qualità, supporto al ricongiungimento familiare, sostegno psicologico e supporto materiale (cibo, beni di prima necessità, medicinali). Al personale, che verrà implementato per meglio rispondere all’emergenza, assicuriamo supporto psicologico e sostegno economico.
Cosa chiediamo
- Mantenimento dei corridoi umanitari e applicazione delle norme del diritto internazionale umanitario nei conflitti armati che sono rilevanti per i bambini (ai sensi della Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza e della Convenzione per la protezione delle persone civili in tempo di guerra);
- Evacuazione immediata dei bambini che vivono negli istituti presenti nelle zone di conflitto in Ucraina;
- Offerta di aiuti umanitari, compresa la salute mentale e il supporto psicosociale (MHPSS), ai bambini e alle famiglie colpiti dalla guerra, ai professionisti dell’accoglienza familiare, sia all’interno del territorio ucraino che nei Paesi limitrofi;
- Fornitura di un rifugio e primo soccorso di qualità a tutti i bambini e gli adulti in fuga dalla guerra;
- Piani a medio-lungo termine per consentire ai bambini di accedere a cure e protezione di qualità, sia in Ucraina che nei Paesi che accolgono bambini sfollati.
- Creazione di una cornice giuridica chiara che consenta alle realtà di accoglienza di ampliare la propria disponibilità garantendo tutela e continuità di supporto e che tuteli l’accoglienza all’interno delle famiglie di privati cittadini che danno disponibilità, evitando disomogeneità territoriali e mancata protezione.
Come aiutare
Per sostenere, insieme a SOS Villaggi dei Bambini, i bambini e le famiglie in Ucraina è possibile andare su https://www.sositalia.it/campaign/ucraina