Pur essendo il dato dei decessi sul lavoro alterato dall’emergenza sanitaria, per il presidente dell’Inail “il numero delle morti sul lavoro continua a essere intollerabile. I settori in cui purtroppo si verificano ancora molti infortuni mortali sono le costruzioni, i trasporti e il commercio è importante puntare i riflettori”.
Bettoni, dunque, punta i riflettori sul ruolo cruciale giocato dalla formazione in termini di sicurezza sul lavoro, i cui standard ottimali devono essere garantiti dalle aziende. “La formazione- spiega ancora nell’intervista all’agenzia Dire- rappresenta un segmento importante delle competenze dell’Inail in materia di prevenzione e tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Promuovere la cultura della sicurezza con il coinvolgimento di tutti gli attori che a vario titolo partecipano al sistema di prevenzione nei diversi contesti produttivi è uno degli obiettivi strategici dell’Istituto.
L’Inail redige anche linee di indirizzo per l’applicazione di modelli di gestione della salute e sicurezza, frutto delle diverse collaborazioni attivate dall’Istituto mediante accordi e protocolli di intesa con i principali attori del sistema produttivo. Ritengo, infine, che il sistema produttivo italiano sia al passo con quello dei Paesi europei per quanto riguarda l’adozione di elevati standard di sicurezza e la progettazione di interventi mirati di prevenzione: grazie anche all’impegno dell’Inail le imprese stanno iniziando a considerare la sicurezza non più un costo, ma un investimento, oltre che leva strategica per aumentare produttivita’ e competitivita'”.
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