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L’impatto delle vacanze sulla salute mentale

Il 41% degli italiani dichiara che senza ferie andrebbe in burnout

 È giugno, l’estate è alle porte e le ferie chiamano: le vacanze, d’altro canto, sono uno dei momenti più attesi dell’anno, non solo per la possibilità di rilassarsi e staccare dalla routine quotidiana ma anche per divertirsi, esplorare nuovi posti e nuove culture. In un mondo in cui dobbiamo fare sempre di più, sempre più velocemente, dove non c’è abbastanza tempo per riposare e riflettere, non è forse una vacanza ciò di cui ogni essere umano ha bisogno?
 
HomeExchange, piattaforma leader nello scambio casa, ha di recente condotto una ricerca in collaborazione con l’istituto Appinio, volta a indagare le percezioni e le opinioni delle persone sulle vacanze, rivelando gli enormi benefici che queste ultime apportano alla nostra salute mentale.
 
Dal sondaggio condotto su 1000 partecipanti (metà donne e metà uomini) è emerso che più di due terzi (68,3%) degli intervistati sostengono che le vacanze siano un toccasana per la  loro salute mentale, mentre circa la metà (48,3%) ritiene che rappresentino una fuga dalla routine quotidiana.
 
D’altro canto, l’assenza di vacanze è una delle ragioni principali che ha portato gli italiani a provare molto stress (46,9%) o addirittura burnout (41%). Per di più, oltre agli effetti psicologici ed emotivi, diversi partecipanti (24,9%) sostengono che non andare in vacanza abbia anche delle ripercussioni fisiche.
 
Un numero considerevole di persone sottoposte al sondaggio, ha dichiarato che in diverse occasioni le vacanze hanno giocato un ruolo veramente decisivo nelle loro esistenze: circa il 45% di loro ha affermato che, proprio grazie a una vacanza, sono riusciti a prendere decisioni importanti o addirittura a stravolgere la completamente le loro vite. Infatti, ben il 48,3% dei rispondenti sostiene che le vacanze aiutino a mettere in prospettiva la quotidianità e a conoscere nuove culture e nuovi punti di vista (46,6%).
Ma quali sono gli elementi essenziali per rendere una vacanza veramente positiva per il proprio benessere psicofisico? Secondo gli intervistati, un ambiente calmo e immerso nella natura (41.2%) e la presenza dei propri cari (38,6%), sono ciò che fa davvero la differenza.
HomeExchange rappresenta sicuramente un’alternativa con un impatto emotivo ancora più alto di quello di un semplice viaggio: lo scambio di case è un’esperienza unica che si basa su un rapporto empatico tra individui, poiché tra host e ospite non entra in gioco il denaro, ma la fiducia e il rispetto.
Quando si sceglie di condividere la propria casa con degli sconosciuti tramite HomeExchange (tenendo conto che l’80% delle case presenti sulla piattaforma sono prime case), si apre la propria dimensione personale, il proprio spazio più intimo, a una persona di cui non si sa nulla. Si instaura così un patto di fiducia reciproca, in cui entrambe le parti si impegnano a trattare la casa dell’altro con rispetto. È sorprendente notare che il 99,7% degli scambi avviene senza danni, e quelli riscontrati sono principalmente di entità lieve. In ogni caso, il servizio offerto da HomeExchange garantisce un supporto costante e immediato ai suoi membri in caso di imprevisti.
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