Il Capo dello Stato ha nominato Commendatore dell’Ordine al Merito Dino Impagliazzo, il 90enne ‘Chef dei poveri’ che da più di 10 anni sfama piùd 250 senzatetto in diverse stazioni ferroviarie della Capitale.
Il 90enne Dino Impagliazzo, anche noto come “lo chef dei poveri”, che da più di 10 anni sfama più di 300 senzatetto al giorno nella Capitale, è stato insignito dell’Onorificenza al Merito della Repubblica Italiana da parte del Capo dello Stato Sergio Mattarella nella mattinata di ieri presso il Quirinale . Il Sig. Impagliazzo è stato insignito dell’onorificenza nel gruppo di 32 persone “erori dei nostri giorni “ premiate per il loro alto impegno in vari ambiti, di esempio per il Paese.
Dino Impagliazzo, grazie a donazioni di cibo da parte di commercianti, supermercati di cibo in eccedenza o in prossima scandenza, prepara da mangiare e serve più di 300 pasti al giorno a senza fissa dimora di diverse zone di Roma. Non solo sfamare i bisognosi, ma anche utilizzo dei prodotti alimentari che altrimenti andrebbero buttati. Dai buoni semi nascono grandi persone: Dino con la moglie Fernanda, da sempre impegnati nel sociale, sono i genitori di Marco Impagliazzo presidente della Comunità di Sant’Egidio e di altri 3 fratelli impegnati in vari modi nell’ambito sociale.
Così commenta Impagliazzo: “Sono molto emozionato e contento di questo riconoscimento, che – come dico spesso ultimamente – non rende solo me commendatore, ma tutti i miei collaboratori volontari. Sono lieto del riconoscimento del Presidente per il suo interesse verso il disagio sociale e la povertà da combattere nel Paese”
E’ visibilmente emozionato e incredulo Dino Impagliazzo. Così a SKY TG24: “Quando mi hanno telefonato pensavo fosse uno scherzo, mi hanno comunicato che Mattarella mi ha insignito dell’onorificenza di Commendatore al Merito della Repubblica Italiana. Poi ho richiamato la signora al Quirinale e ho verificato che effettivamente non fosse uno scherzo. Sono onorato dell’accadimento, ma dico a tutti i miei volontari che siamo tutti commendatori. Non c’è un segreto in quello che faccio, semplicemente ho sempre cercato di mettere al centro della mia vita il prossimo e i più bisognosi”.
Dino Impagliazzo oltre a sfamare più di 300 poveri e senzatetto fra le stazioni di Roma Tuscolana, Ostiense e nel colonnato di San Pietro, è stato da sempre impegnato in progetti sociali per aiutare il prossimo. Non tutti sanno che il signor Impagliazzo assieme alla moglie Fernanda sono stati il nucleo di una famiglia attenta all’aiuto del prossimo: sono i genitori di Marco Impagliazzo Presidente della Comunità di Sant’Egidio e di altri 3 fratelli impegnati – in diverso modo – in ambito sociale. In questi giorni Impagliazzo è intervenuto all’Università LUMSA sulla sua esperienza di vita rivolta al prossimo. Nel 2018 Dino ha ricevuto il prestigioso ‘Premio Internazionale Cartagine 2.0 nella sezione ‘Solidarietà’ destinato a coloro che hanno contribuito in Italia e all’estero alla diffusione della cultura e del sapere in diversi settori. Nel 2016 lo Chef dei poveri ha incontrato Papa Francesco, salutandolo da parte di tutti i barboni di Roma e invitandolo a servire la mensa dei poveri organizzata giornalmente da Dino e i volontari dell’Associazione RomAmor Onlus della quale Dino è presidente. C’è anche il divertimento assieme all’impegno sociale con la visita da parte di Chef Rubio negli scorsi mesi con una gag divertente fra l’arzillo novantenne e il noto personaggio televisivo da sempre impegnato socialmente. Dino è uno storico membro del Movimento dei Focolari di Chiara Lubich e della Comunità di Sant’Egidio.
“Con ‘lo scarto’ si fanno cose grandissime – ha detto Giovanni Impagliazzo, membro della comunità di Sant’Egidio e figlio di Dino in occasione dell’incontro con Chef Rubio – con quello alimentare, di locali, come lo “scarto di persone” che in realtà sono un enorme valore, come nel caso di Dino, per tutto quello che porta avanti”.
“Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito, motu proprio, trentadue onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a cittadine e cittadini che si sono distinti per atti di eroismo, per l’impegno nella solidarietà, nel soccorso, nella cooperazione internazionale, nella tutela dei minori, nella promozione della cultura e della legalità, per le attività in favore della coesione sociale, dell’integrazione, della ricerca e della tutela dell’ambiente. Il Capo di Stato ha individuato, tra i tanti esempi presenti nella società civile e nelle istituzioni, alcuni casi significativi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani” come comunica il Quirinale.