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“Match for Life” inaugura la tre giorni del “XXV Premio Menarini” con la partita di beneficenza tra una squadra di calciatori, ciclisti e la Nazionale Infermieri

Partita di beneficenza a Castiglion Fiorentino

“Match for life”, partita di beneficenza a Castiglion Fiorentino che ha aperto nella serata di ieri la maratona di tre giorni del XXV Premio Internazionale Fair Play Menarini: al di là del punteggio finale a vincere è stata la solidarietà.

In campo, con l’organizzazione del Comune di Castiglion Fiorentino, per sostenere la Onlus Fondazione Fabrizio Meoni del 2 volte vincitore della Dakar e della figlia Chiara, recentemente scomparsa,  una squadra di calciatori, ciclisti, atleti, personaggi dello spettacolo capitanati dall’ex ciclista Daniele Bennati e la Nazionale Infermieri della FNOPI, la Federazione che rappresenta in Italia gli oltre 456mila infermieri iscritti all’Ordine e che l’anno scorso, sul palco del Fair Play Menarini, è stata insignita del Premio speciale per l’impegno civile e sociale. Una partecipazione significativa, che ha ricevuto anche la “benedizione” di Sinisa Mihajlovic, simbolicamente nominato commissario tecnico della formazione.

I proventi raccolti con la vendita dei biglietti e le donazioni arrivate, saranno destinate al completamento di un progetto di riqualificazione di una struttura dedicata all’infanzia in Senegal, in una delle aree rurali di intervento in cui la Fondazione Meoni è da anni attiva,

“La ‘nostra’ squadra degli infermieri – ha commentato Mihajlovic che ha vinto la sua battaglia più importante: quella contro la leucemia – è stata al mio fianco durante la mia malattia. La loro dedizione e il loro amore per il proprio lavoro è stato d’ispirazione e di supporto oltre a essere un esempio per tutti. Sono orgoglioso di essere il CT e di rappresentare gli infermieri italiani”.

A Mihajlovic la presidente FNOPI Barbara Mangiacavalli consegnerà mercoledì il premio per la categoria “Sport e salute” assegnato all’allenatore del Bologna per la sua carriera di calciatore e per la capacità come allenatore di spronare i calciatori dando fiducia anche ai più giovani.

Il punteggio del “Match for life”– 6 a 5 per la formazione Meoni – rende merito a una partita combattuta sul campo, nella correttezza delle regole e con la volontà di fare del bene, caratteristica fondamentale della professione infermieristica e naturalmente target dell’Onlus Meoni.

“Gareggiare – ha commentato la presidente degli infermieri Barbara Mangiacavalli – significa saper affrontare il sacrificio di esserci e di essere sempre presenti, preparati e pronti. Valori che contraddistinguono la professione infermieristica e che animano ora tanti nostri colleghi impegnati in questa nuova sfida che rappresenta anche un segnale di ripartenza per i professionisti in prima linea contro la pandemia. Vogliamo dare il nostro contributo sostenendo progetti benefici che possano dare un’ulteriore spinta al nostro Paese”

Numerose le persone note che hanno voluto partecipare all’iniziativa in ricordo del campione. Il capitano è Daniele Bennati. Tra gli ex calciatori tra gli altri Giovanni Galli, Ciccio Colonnese, Amedeo Carboni, Fabio Galante, Evaristo Beccalossi, Roberto Muzzi, Davide Moscardelli, ma non mancano altre personalità e sportivi (soprattutto ciclisti), quali DJ Ringo, Juri Chechi, Stefano Butti, Marco Carrara, Andrea Mangoni, Paolo Bettini, Alessandro Ballan, Filippo Pozzato, Michele Bartoli, Rinaldo Nocentini, Ivan Basso e Davide Cassani.

A fronteggiare questo team di stelle, un’altra squadra speciale: la neonata Nazionale Italiana Infermieri, allenata da Sinisa Mihajlovic. “Siamo orgogliosi di rappresentare la nostra professione anche attraverso l’attività sportiva – spiega il capitano Daiana Campani, infermiera iscritta all’Albo di Milano-Lodi- Monza e Brianza, attualmente impegnata in un Dottorato di Ricerca in ambito Aging alll’Università del Piemonte Orientale – Gli infermieri sono campioni nel lavorare in team e giocare una partita di calcio è un modo diverso e divertente di fare squadra e di condividere i nostri valori professionali e umani, portandoci più vicini alle persone al di fuori dei luoghi tradizionali di cura”.

E il primo gol della partita e della storia di questa giovane Nazionale è stato segnato da Rocco Di Filippo, iscritto all’OPI Rimini.

La partita è stata solo la prima di un impegno che gli infermieri intendono replicare per garantire solidarietà: la FNOPI precisa che le modalità di selezione delle iscritte e degli iscritti per future iniziative benefiche della Nazionale Infermieri saranno comunicate agli OPI successivamente e che pertanto i colleghi contattati e che hanno fornito immediata disponibilità per la gara d’esordio, non sono da considerarsi gli unici infermieri coinvolti in questo vasto progetto, appena partito.

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