Women Security riunisce il meglio di professionisti, tecnologie e formazione per ridurre le situazioni di rischio in ogni ambito della vita: in famiglia e al lavoro. La promotrice Paola Poli: “Le campagne di sensibilizzazione non bastano”
Milano – Violenza contro le donne: il problema è sempre più evidente, ma la tecnologia oggi può fare molto anche in questo caso. A questo proposito merita una segnalazione speciale una start-up innovativa denominata appunto Women Security.
La sua vocazione è sociale e la mission è quella di offrire il meglio di professionisti, tecnologie e formazione oggi disponibili in fatto di sicurezza per prevenire e ridurre le situazioni di rischio per le donne e i loro cari, in ogni ambito della vita, da quello familiare a quello aziendale.
“Abbiamo deciso di creare Women Security – sottolinea Paola Poli, promotrice di varie iniziative a favore delle donne quali il Premio Merito e Talento – perché nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione realizzate in Italia, il 33% delle donne subisce qualche forma di aggressione fisica o sessuale. I numeri delle donne oggetto di violenza fisica, psicologica, economica parlano soltanto di una parte del fenomeno, quello denunciato. In realtà il 70% delle donne non ne parla con nessuno. Solo l’11% delle vittime denuncia; il resto no, per paura di ritorsioni, per vergogna o perché non conosce quello che si può fare”.
“Questo significa – continua Paola Poli – che le donne hanno ancora molto bisogno di supporto e aiuto per prevenire, gestire e ridurre le situazioni di rischio nella propria vita. Per questo abbiamo chiesto ad aziende nazionali e internazionali che cosa ha funzionato di più in fatto di prevenzione negli altri paesi e l’abbiamo reso disponibile alle donne, servendoci delle nuove tecnologie e della consulenza di esperti. Nonostante siano solo gli inizi, stiamo già avendo molto successo tra privati, grandi aziende e Onlus”.
“È fondamentale svolgere un’azione di sensibilizzazione verso tutte le donne vittime di violenza domestica – sottolinea Fabio Roia, magistrato, Presidente della sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Milano – affinché acquisiscano una consapevolezza effettiva di essere vittima di un crimine. Secondo i dati Istat, infatti, ancora oggi 7 donne su 10 vittime di aggressioni in famiglia tendono ad attribuire la violenza subita dal proprio partner a fattori esterni alla dinamica delittuosa attribuendo la condotta violenta ad un qualcosa di diverso dall’illecito penale così, anche, sottovalutando il rischio al quale possono essere esposte. L’informazione e la sensibilizzazione costituiscono quindi pilastri fondamentali della prevenzione”.
I primi servizi offerti da Women Security per aiutare nella prevenzione le donne e i loro cari sono molteplici: la figura del Personal Security Advisor, un professionista altamente specializzato sui temi della sicurezza che fornisce la propria consulenza a 360° al fine di prevenire, gestire e ridurre le situazioni di rischio in cui una donna potrebbe trovarsi; l’indicazione sulle migliori app, wearable e tecnologie di sicurezza presenti sul mercato; i corsi base di prevenzione per riconoscere e imparare ad evitare le situazioni di rischio. Inoltre Women Security mette a disposizione corsi di autodifesa, Krav Maga e coaching per affrontare situazioni di crisi.
Women Security nasce grazie al coinvolgimento di aziende che operano a livello nazionale e internazionale per garantire la sicurezza di persone, aziende, smart cities e con il contributo di tutti coloro che aderiscono alla sua mission di offrire il meglio alle donne per prevenire le situazioni di rischio.
Partner del progetto sono United Risk Management, società specializzata nella gestione integrata della Sicurezza, Sigint, che si occupa di sistemi di sicurezza su misura per la protezione fisica dei beni e delle informazioni aziendali, Gabrielle Fellus, Presidente di I Respect, prima donna IKMF (International Krav Maga Federation) in Italia ad aver conseguito il livello più alto in Krav Maga – disciplina di autodifesa di origine israeliana, di cui è trainer a livello internazionale (tra le sue allieve, Elisabetta Canalis e Maddalena Corvaglia) – e Paola Poli, ideatrice e CEO di Women Security.
Hanno contribuito alla realizzazione della start-up la Scuola Internazionale Etica & Sicurezza Milano – L’Aquila, che offre servizi di formazione nelle discipline di Security, Data Protection, Risk management, Crisis e Business Continuity management, Etica e Compliance e la Fondazione Donna a Milano Onlus che mira a valorizzare il ruolo familiare e sociale della donna, intesa come motore d’informazione, innovazione e in particolare di gestione della salute. Ha inoltre contribuito all’evento di lancio di women security, per quanto riguarda la parte video e comunicazione Black Tie Professional.
Women Security sta creando un Osservatorio Permanente sulla Sicurezza Personale per mettere in evidenza quali sono le cose che funzionano meglio in tema di sicurezza. Esistono già strumenti disponibili che possono essere di aiuto, ma sono ancora poco conosciuti e poco utilizzati. Women-Security, inoltre, nella sua continua ricerca delle migliori soluzioni per la prevenzione, ha creato un comitato scientifico che vede coinvolti esperti del tema in ambito specialistico e universitario.
Per poter usufruire del Personal Security Advisor e degli altri servizi basterà abbonarsi telefonando al numero indicato sul sito o scrivendo all’indirizzo e mail info@women-security.com. I costi dei servizi, che variano a seconda che siano rivolti ad aziende, professionisti, studenti, possono essere sostenuti da privati, aziende, onlus, sponsor, donazioni, crowdfounding, con l’obiettivo di rendere disponibili prevenzione e supporto ad un pubblico sempre più esteso.