“Un gol per ripartire” è attivo da 18 mesi nei paesi terremotati delle Marche. Le attrezzature per la pratica dello sport viaggiano su un minivan per raggiungere i ragazzi. L’Inter sostiene l’iniziativa attraverso fondi e inviando allenatori
E’ ancora una volta lo sport è protagonista. Questa volta non per le imprese dei suoi atleti ma per l’aiuto che può dare a chi soffre, a chi deve riemergere dopo aver perso l’abitazione o in alcuni casi, dei familiari. Si chiama Ludobus (Corriere della Sera), è un minivan attrezzato che porta le attrezzature per la pratica di calcio, pallavolo, pallacanestro e altre attività sportive nei paesi delle Marche colpiti dal terremoto di due anni fa. Il pulmino è partito un anno e mezzo fa dalla “Casa” dell’Inter ad Appiano Gentile (Como) e non si è più fermato. La campagna benefica “Un gol per ripartire” è stata programmata dal Csi (Centro sportivo italiano) con un partner d’eccezione, la squadra di calcio dell’Inter. La società nerazzurra dal 2016 di proprietà cinese (Suning Group) ha messo in campo soldi (200mila euro), materiale sportivo e ha mandato sul territorio marchigiano allenatori delle giovanili, giocatori e vecchie glorie, per ricostruire i valori più sani dello sport. Perchè lo sport oltre alla sana competizione ha la grande capacità di aggregare. Da queste parti si sta cercando quotidianamente di tornare alla normalità. E da 18 mesi sono numerose le attività sportive che si sono concretizzate: dalla raccolta del materiale alle partite di beneficenza, dai campi estivi itineranti guidati da tecnici dell’Inter (1500 giovani coinvolti nel 2017, quasi 2000 nel 2018) ai corsi di formazione per allenatori e istruttori. Fra gli obiettivi centrati anche la realizzazione di un moderno impianto sportivo polivalente.