Alla Stazione dell’Arte di Ulassai, il 26 giugno apre al pubblico il nuovo allestimento della collezione permanente dal titolo, “Maria Lai. Fame d’infinito”. Arte da vedere, sentire, toccare: mai come in occasione del nuovo allestimento, le opere di Maria Lai attraverseranno ogni barriera fisica e intellettuale. Una mostra che è esperienza multisensoriale, concepita per favorire un nuovo approccio all’arte e nutrire la curiosità dei visitatori. Per soddisfare la nostra Fame d’infinito, l’esposizione recupera il dialogo diretto con il pubblico dopo lo stop per l’emergenza sanitaria e la riapertura dell’istituzione museale, avvenuta un mese fa.
Esposizione delle opere più significative
La mostra è organizzata dalla Fondazione Stazione dell’Arte con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Ulassai e della Fondazione di Sardegna. Curata da Davide Mariani, direttore del museo dedicato a Maria Lai, Fame d’infinito scandisce l’intero percorso dell’artista attraverso l’esposizione delle opere più significative da lei donate al Comune di Ulassai. La collezione restituisce, nella sua totalità, l’esperienza creativa di Maria Lai: dalle sculture ai disegni a matita e su china, dai telai alle tele cucite, dai celebri pani ai libri cuciti, dalle geografie alle installazioni e agli interventi ambientali. L’impiego di materiali, anche molto diversi tra loro, come la terracotta, la stoffa, il legno, la plastica o il plexiglass, svela una propensione alla continua sperimentazione che si traduce in stili e lavori spesso precursori di nuove tendenze e linguaggi espressivi.
Il percorso tattile
Il progetto, rivolto prioritariamente al pubblico non vedente e ipovedente, è stato uno dei punti di forza delle numerose iniziative realizzate nel 2019 in occasione del centenario dalla nascita di Maria Lai. Curato dalla Soprintendenza ABAP per l’area metropolitana di Cagliari e delle province di Oristano e Sud Sardegna, il percorso è stato prodotto in collaborazione con la Fondazione Stazione dell’arte ed il Comune di Ulassai, l’Istituto Regionale Sardegna Ricerche ed il Museo Statale Tattile Omero di Ancona. Con l’aiuto del più tradizionale dei metodi artigianali, come con il supporto delle tecnologie attuali per il rilievo e la stampa 3d, si è dato vita a un itinerario ideale su un corpus di opere di Maria Lai appartenenti alla collezione del museo di Ulassai.