(Fotogramma /Ipa)
Pubblicato il: 20/02/2019 18:17
“Nessuno conosce la mia vera storia. Non voglio essere un buon esempio. Io sono un buon esempio“. In un lungo post su Instagram Achille Lauro sembra rispondere a tutte le critiche piovutegli addosso durante il festival di Sanremo per il suo ‘Rolls Royce’. E lo fa raccontando proprio un po’ della sua storia: “Sono figlio di gente onesta, il secondo di due fratelli. Mia madre é sempre stata una persona altruista, generosa, longanime. Abbiamo vissuto con altri bambini perché mia mamma prendeva in casa figli di famiglie in difficoltà, anche quando possibilità non ne aveva. Siamo figli di chi ha dedicato tutta la propria vita al lavoro, a cui tuttavia per tanti anni nessuno ha mai riconosciuto nulla”.
“Ho ricordi – prosegue il musicista – di momenti in cui non si sapeva che fine avremmo fatto, se saremmo riusciti a coprire i debiti. Ricordo quando fuori fingevo di aver già cenato perché mi vergognavo a uscire e a non avere soldi per pagare il conto”.
“Oggi ho pagato per riavere i gioielli che mia madre aveva impegnato. Quei gioielli che sua madre le aveva regalato erano l’unico ricordo che conservava di lei. Le generosità che mi è stata insegnata è la mia più grande ricchezza”.
“Io sono come i tanti ragazzi della mia generazione, siamo cresciuti da soli crescendoci l’un l’altro. Nessuno conosce la mia vera storia. Non voglio essere un buon esempio. Io sono un buon esempio”, conclude.
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