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Addio a Fred Bongusto 

Addio a Fred Bongusto

(Foto Fotogramma)

La notte scorsa, alle 3,30 circa, ha cessato di battere il cuore di Fred Bongusto. Il celebre artista aveva compiuto 84 anni il 6 aprile scorso e da qualche tempo era alle prese con problemi di salute.

I funerali saranno celebrati a Roma lunedì 11 novembre, con inizio alle 15, nella Basilica di Santa Maria in Montesanto (Chiesa degli artisti), piazza del Popolo.

‘Una rotonda sul mare’, ‘Balliamo’ e ‘Spaghetti a Detroit’ tra i suoi successi.

“Ha raccontato un’epoca, gli anni d’oro dell’Italia del boom, con le sue canzoni leggere ma mai banali”, scrive su Twitter Dario Nardella, sindaco di Firenze.

Antonio Carlo Bongusto, in arte Fred Bongusto, nasce a Campobasso nel 1935. Il crooner italiano di ‘Una Rotonda sul mare’, composta nel 1964 e considerata il suo brano di maggiore successo, inizia la sua carriera discografica grazie all’amicizia con Ghigo Agosti, che gli scrive ‘Bella bellissima’, incisa su 45 giri nel 1962, accompagnata sul lato B da ‘Doce doce’, che si rivela per il cantante esordiente un trampolino di lancio nel mondo dello spettacolo.

Molto popolare negli anni ’60 e ’70, insieme a colleghi Nicola Arigliano, Teddy Reno, Emilio Pericoli, Johnny Dorelli e l’amico Peppino di Capri, è stato anche autore di diverse colonne sonore di film, soprattutto commedia all’italiana. Tra gli altri suoi brani più noti ‘Malaga’, ‘Spaghetti a Detroit’, ‘Amore fermati’, ‘Doce doce’, ‘Frida’, ‘Tre settimane da raccontare’, ‘La mia estate con te’, ‘Lunedì e Prima c’eri tu’, ‘Balliamo’.

Oltre ad aver partecipato a un paio di film musicali nella prima metà degli anni Sessanta, ha anche arrangiato numerose colonne sonore: ne ha curate una trentina per film di successo tra cui ‘Il tigre’ di Dino Risi, ‘Malizia’ (candidata al Nastro d’argento), ‘Peccato veniale’ di Salvatore Samperi, ‘Venga a prendere il caffè da noi’ e ‘La cicala’ di Alberto Lattuada, oltre ad aver interpretato la sigla di chiusura dello sceneggiato ‘Joe Petrosino’ di Daniele D’Anza.

Nel 1979 è vittima di un drammatico fatto di cronaca: in sua assenza, due terroristi armati, rivelatisi successivamente essere Cristiano Fioravanti e Alessandro Alibrandi, si introducono nella sua abitazione spacciandosi per fattorini e, dopo avere legato, imbavagliato e malmenato la moglie Gabriella Palazzoli e la loro governante, portano via dalla casa denaro, gioielli e il disco d’oro di Bongusto, per un valore di diverse centinaia di milioni.

Nel 1985 pubblica l’album ‘Dillo tu…’ in cui spicca ‘Ammore scumbinato’ che riscuote un buon successo, specie nei piano-bar. L’anno successivo partecipa al Festival di Sanremo con ‘Cantare’ (Di Francia-Iodice-Bongusto) ottenendo un grande successo, tanto che il brano fu il più eseguito in quell’estate.

Bongusto ha spaziato anche nel jazz e nella bossa nova, intenso il suo rapporto con artisti come Toquinho (anche lui di origini molisane) e Vinícius de Moraes. Dal 5 al 16 dicembre 2007 la sua ultima tournée in Sudamerica, nel corso della quale si è esibito in Uruguay ed Argentina.

L’ultima sua apparizione pubblica risale al 22 aprile 2013, in occasione del concerto in ricordo di Franco Califano, quando ha cantato il brano scritto per lui dallo stesso artista intitolato ‘Questo nostro grande amore’. Nel 2013 duetta in ‘Amore Fermati’ con Iva Zanicchi nel disco della cantante ‘In cerca di te’. Negli anni Novanta ha rivestito anche la carica di Consigliere Comunale a Bari, eletto nel Partito socialista italiano.

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