E’ morto a 51 anni John Singleton, un regista versatile che a soli 23 anni aveva diretto ‘Boyz n the Hood’. Uno “straordinario film d’esordio” scrive ‘Hollywood Reporter’, ambientato nelle strade del ghetto nero di Los Angeles dove la violenza è di casa e le risse fra bande sono quotidiane, candidato a due Oscar (Miglior Regia e Miglior Sceneggiatura originale). Nomination, quella della Regia, che fino ad allora non solo non aveva mai riguardato un afroamericano ma era mai arrivata a una persona così giovane.
Singleton, in coma dal 17 aprile quando era stato colpito da un ictus, aveva diretto altri lungometraggi tra cui ‘Poetic Justice’, con la pop star Janet Jackson e il rapper Tupac Shakur, e ‘L’università dell’odio’ con Tyra Banks, Jennifer Connelly e di nuovo Laurence Fishburne’ (già in ‘Boyz n the Hood’ – Strade violente insieme a Cuba Gooding Jr, Ice Cube e Angela Bassett). Del 2000 è ‘Shaft’ con Samuel L. Jackson. Nel 2003 è chiamato a dirigere il blockbuster ‘2 Fast 2 Furious’, sequel di ‘Fast and Furious’. Nel 2005 arriva ‘Four Brothers – Quattro fratelli’, presentato fuori concorso a Venezia, un action movie con Mark Wahlberg e Tyrese Gibson.
“John è morto pacificamente, circondato dalla sua famiglia e dai suoi amici”, ha detto la famiglia del regista. “Vogliamo ringraziare gli straordinari dottori dell’ospedale Cedars-Sinai per la cura e la gentilezza” e “vogliamo nuovamente ringraziare tutti i fan, gli amici e i colleghi di John per tutto l’amore e il supporto che gli hanno mostrato durante questo periodo difficile”.
Più di recente, Singleton aveva lavorato per la tv sia come produttore che come regista, co-creando la serie ‘Snowfall’, ambientata nella Los Angeles degli Ottanta quando arriva la cosiddetta epidemia di crack che va a soppiantare il consumo di cannabis e cocaina. E ancora per le serie ‘Empire’ e ‘American Crime Story’. All’inizio della sua carriera aveva anche diretto il video musicale di Michael Jackson ‘Remember the Time’, definendola “un’esperienza fenomenale”.
Adnkronos.