Ilaria Venturini, Alessandra Valente, Arianna Rossini, Alessia Mazzenga, Marco Gusmann, Annalore_Homberg (@MariDonadioReportage)
Pubblicato il: 09/11/2019 16:25
È stata presentata ieri, venerdì 8 novembre, la “Mattinata di studio sul linguaggio audiovisivo”, organizzata dall’Associazione culturale NETFORPP EUROPA (Network Europeo per la Psichiatria Psicodinamica), presso la Casa del Cinema di Roma. La pioggia torrenziale non ha fermato l’entusiasmo degli studenti dell’Istituto Leon Battista Alberti di Roma, che sono stati coinvolti nel laboratorio scolastico 2018/19 e hanno realizzato il cortometraggio intitolato LA MASCHERA, grazie all’affiancamento di talentuose filmmaker, come Arianna Rossini, Alessandra Valente e Giulia Tata.
Il mezzo audiovisivo è stato sperimentato dai ragazzi per affrontare importanti tematiche, come quello attualissimo della DISUMANITÀ. L’evento si inserisce nell’ambito del Progetto “Mai più”, che è nato nel 2017 per sensibilizzare le giovani generazioni sul tema delle persecuzioni dei malati psichici durante il nazionalsocialismo ed è sostenuto dal Piano Nazionale Cinema per la Scuola del MiBACT e del MIUR.
Ha aperto l’evento rivolto alle Scuole, la Presidente di Netforpp Europa Annelore Homberg con un intervento introduttivo sulla mattinata e sul Progetto “Mai Più”.
“Alla luce di alcuni fatti tremendi che sono accaduti durante il nazionalsocialismo tedesco, ci sembrava importante chiedere agli studenti cosa pensano che possa avvenire nell’uomo per diventare così disumano nei confronti del prossimo. I ragazzi sono stati chiamati a rispondere su quali forme di disumanità vedono oggi –dichiara la Dott.ssa Homberg – Le risposte sono state sorprendenti: senza arrivare a parlare di guerre o rifugiati, i ragazzi trovano disumano il trattamento che subiscono alcune ragazze e che sfocia nei femminicidi, il bullismo, il cyberbullismo tra coetanei, hanno anche accennato alla rapacità di quegli imprenditori che rovinano il pianeta pur di fare profitto e un’altra espressione della disumanità che è emersa è la sensazione di essere trattati come numeri e non come individui. La disumanità – prosegue la Presidente di Netforpp Europa – viene individuata in chiha la meglio sugli altri tramite la prepotenza, in un mondo così competitivo. Poi è emerso il tema del volto e della maschera, due lati della stessa medaglia e su questo hanno lavorato gli studenti dell’Istituto dell’Alberti. Quello che trovo significativo in questo corto in cui tutti i personaggi indossano una maschera è che non è inespressiva, cambia a seconda del contesto ed emerge – conclude la Dott.ssa Homberg – che non solo si è persa l’individualità, ma si deve sembrare in qualche modo autentici”.
Ha moderato l’incontro con gli ospiti provenienti dal mondo della scuola, del giornalismo e del cinema, la coordinatrice del Progetto Arianna Rossini. Sono intervenute: Alessia Mazzenga (giornalista cinematografica e docente di lettere nelle Scuole Superiori), Daniela Ceselli (giornalista cinematografica, sceneggiatrice, docente universitaria e presso le Scuole Superiori), Alessandra Valente (autrice teatrale e cinematografica e creative producer) e Ilaria Venturini (docente). In sala anche il sound designer del corto Matteo Bendinelli.
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