avvocatoinprimafila il metodo apf

Antonia, per la prima volta una serie tv crea consapevolezza sull’endometriosi

Una serie ironica e profonda, in cui i tanti luoghi comuni e tabù legati al dolore femminile

“Antonia”, una 30enne in crisi che scopre – in ritardo, come spesso accade – di avere l’endometriosi. Una storia come quella di tante, 3 milioni solo in Italia, che l’attrice e autrice Chiara Martegiani racconta per la prima volta in tv – dal 4 marzo 2024 su Prime Video – in una serie ironica e profonda, in cui i tanti luoghi comuni e tabù legati al dolore femminile da sopportare durante il ciclo (che non è normale), il senso del sacrificio, la pressione di fare figli, sono narrati attraverso un viaggio introspettivo che porta ad una nuova consapevolezza. «Finalmente in tv una storia che racconta l’endometriosi – commenta Annalisa Frassineti, presidente dell’A.P.E. Associazione Progetto Endometriosi che da 18 anni lavora con tante pazienti volontarie per creare consapevolezza sulla malattia, considerata ancora invisibile -. La protagonista, dopo la diagnosi fa un viaggio dentro di sé e si accorge che in realtà, come molte di noi, è stata male per anni, ma nessuno l’ha mai ascoltata. È una serie che finalmente mette in evidenza come, dopo la diagnosi, ci si debba evolvere e accettare. Antonia capisce di dover fare un percorso. In lei possono rispecchiarsi tante donne che si sono sentite abbandonate, non capite, e trovare la forza di affrontare quel dolore e quei pregiudizi». Marzo è il Mese della consapevolezza sull’endometriosi, occasione unica per informarsi sulla patologia ed aiutare le donne ad ottenere cure migliori, investimenti in ricerca, diritti, ascoltare i loro bisogni. Tra le iniziative dell’A.P.E.: le Vetrine Consapevoli, che coinvolge oltre 1.200 esercizi commerciali italiani nell’allestire le proprie vetrine di rosa per sensibilizzare sull’endometriosi e i Fiori della Consapevolezza (gerbere rosa e fiori di girasole), il 16 e 17 marzo in oltre 30 piazze, il cui ricavato servirà per la formazione medica per migliorare i percorsi terapeutici.

 

Exit mobile version