Pubblicato il: 13/07/2019 11:52
Cosa significa diventare YouTuber di successo sin da bambine? Crescere dentro la potenza e i limiti dei social network, proiettando i propri successi e fallimenti nelle reazioni immediate dell’online? Prova a raccontarlo con uno sguardo inedito sul fenomeno ‘Marghe e Giulia, crescere in diretta’, docufilm in onda domenica 14 luglio in esclusiva su Sky Atlantic e Sky Tg24. Il doc fa parte de ‘Il Racconto del Reale’, il ciclo che ogni domenica su Sky Atlantic racconta l’attualità con un linguaggio contemporaneo. Prodotto da Somewhere Studio in collaborazione con Sky, da un’idea e per la regia di Alberto Gottardo e Francesca Sironi, ‘Marghe e Giulia, crescere in diretta’ entra nella quotidianità di due giovanissime Youtuber e dei loro genitori, alle prese con un nuovo modello di successo, nel quale vita privata e notorietà, ricordi e contenuti condivisi si sovrappongono continuamente.
Marghe e Giulia, sorelle di 12 e 9 anni, sono seguite sui social da 300mila persone e i loro video su YouTube collezionano milioni di visualizzazioni. Da dicembre 2017, per un anno, i due registi del doc hanno seguito la vita domestica delle ragazze e dei loro genitori. Il papà Luigi, la mamma Maria, Margherita e Giulia abitano a Giugliano, in provincia di Napoli. Nei loro video – girati quasi sempre dal padre – le bambine aprono giocattoli, organizzano sfide, inventano scherzi. A questi contributi aggiungono live e videoblog dove si raccontano in diretta. In poco più di due anni le due bambine hanno caricato oltre 700 contenuti, risposto a migliaia e migliaia di messaggi. Quando camminano per strada vengono spesso riconosciute dalle loro coetanee, fermate per un abbraccio, una foto. Durante le dirette, bambine da tutta Italia le chiamano per salutarle.
Quello dei canali YouTube che hanno come protagonisti bambini e ragazzi e che si rivolgono ai propri coetanei è un fenomeno in continua espansione, anche in Italia. Forbes, in una classifica sulle personalità del web più pagate al mondo, ha messo al primo posto per YouTube ‘Ryan’, un bambino di sei anni. Il rapporto che si instaura tra i bambini e gli influencer digitali della loro età è di familiarità: i loro beniamini del web sono una presenza che intrattiene, diverte, trasmette fiducia. Ma c’è anche un risvolto della medaglia della popolarità, quello dei commenti non sempre benevoli degli utenti della rete, i cosiddetti ‘haters’. Un fenomeno con cui anche le piccole Marghe e Giulia hanno dovuto fare i conti.
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