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“Bella idea film sul Sommo Poeta”, progetto Avati piace ai dantisti  

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(Fotogramma)

Il regista Pupi Avati sta progettando un film, destinato al cinema e alla tv, incentrato sulla vita di Dante Alighieri, in vista del settimo centenario della morte del Sommo Poeta, che cadrà nel 2021. L’idea è raccontata dallo scrittore e giornalista Pietrangelo Buttafuoco sul ‘Fatto Quotidiano’, lanciando anche un appello affinché il progetto non si areni ma possa essere sostenuto e realizzato. Buttafuoco rivela anche che l’idea di Avati sarebbe quella di basare la sceneggiatura del film dantesco sul ‘Trattatello in laude di Dante’ scritto da Giovanni Boccaccio tra il 1351 e il 1366. Sarebbe “un progetto semplice e spettacolare: la vita del creatore della Divina Commedia raccontata attraverso l’autore del Decameron che del primo non fu solo un devoto ammiratore, bensì un geniale ‘editor'”, commenta Buttafuoco.

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Sostegno al progetto di Avanti viene espresso, pur senza conoscerne i dettagli, dal professore Luca Serianni, tra i maggiori storici della lingua italiana, direttore delle riviste ‘Studi linguistici italiani’ e ‘Studi di lessicografia italiana’. “E’ una bella idea – commenta Serianni con l’AdnKronos – e quella di un film può essere un’efficace e interessante prospettiva per divulgare la biografia di Dante. Buona anche l’idea di ricorrere alla ‘vita’ di Giovanni Boccaccio, che fu il primo autore di una lettura dantesca”.








Tra i possibili consulenti della sceneggiatura del film sull’autore della Divina Commedia c’è il professore Enrico Malato, docente emerito di storia della letteratura italiana dell’Università di Napoli, presidente della Commissione scientifica preposta all’Edizione Nazionale dei Commenti danteschi e coordinatore della ‘Nuova edizione commentata delle Opere di Dante (Necod)’ promossa dal Centro Pio Rajna, ideatore e direttore di una grande ‘Storia della letteratura italiana’ (14 volumi, 1995-2005, editi da Salerno), direttore responsabile dei periodici ‘Filologia e Critica’ e ‘Rivista di Studi Danteschi’. Ed è proprio leggendo uno degli ultimi volumi della ‘Necod’, ‘Le vite di Dante dal XIV al XVI secolo. Iconografia dantesca’, a cura di Monica Berté e Maurizio Fiorilla, Sonia Chiodo e Isabella Valente (Salerno Editrice, 2017) che Pupi Avati si è messo in contatto di recente con il professor Malato, informandolo del suo progetto del film dantesco.

“Un film su Dante è una bellissima idea e al tempo stesso difficile da realizzare – dice il professor Malato all’AdnKronos – Trovo davvero interessante l’idea di scegliere Boccaccio come guida e filo conduttore per il film su Dante, perché lui fu il primo biografo. Poi, certo, ci sono da scrivere la sceneggiatura e scegliere l’interprete del Sommo Poeta, che non saranno passi facili. Per quanto mi riguarda, Avati potrà contare sulla mia collaborazione scientifica”.

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